Quando Letta rottamava il PD. Scettico su un partito democratico italiano

Se c’è un partito che non ha senso fare in Italia è il Partito democratico. A spiegarlo con abbondanza di argomenti e anche un duro rimbrotto a quel Walter Veltroni che ne aveva la fissa pensando al modello americano, non è un signore qualsiasi. Era il futuro e attuale segretario del partito democratico, Enrico Letta. Certo, tutti si può cambiare idea negli anni. Ma fa specie sentirlo dire da ex democristiano di primo pelo di essere “molto scettico sull’idea che noi dovremmo andare a confluire in un partito democratico italiano”. Uno scoop riportato da Verità&Affari, che ha riportato alla luce alcune dichiarazioni che faranno riflettere. Chi ancora volesse dare fiducia al progetto del ‘campo largo’ del Pd.

Per Letta il Pd era un progetto sbagliato

Letta derideva la stessa idea di Pd – prosegue il reportage di Verità&Affari. “Nonostante tutti i cambiamenti che ci sono stati nel mondo sembra che abbiamo riscoperto l’America. Ed è stata una svolta negativa avere pensato che in Italia sul modello Usa si potesse fare un grande partito democratico mettendo insieme tutti i buoni. Un pezzo dei comunisti buoni, i democristiani buoni, un pezzo dei socialisti buoni, un po’ di repubblicani buoni, gli ecologisti e lasciando tutta la feccia della politica italiana dall’altra parte”.

Per Letta era un progetto sbagliato, tanto da dovere bacchettare chi lo aveva in testa: “dopo più di 30 anni dovremmo andare a rivedere alcuni giudizi sul kennedysmo e la politica estera di Kennedy. E credo che se andassimo a rivedere queste cose alcune valutazioni che il nostro Walter Veltroni fa sul kennedysmo dovrebbero essere riviste e in modo anche molto forte“.