Quel cantiere mai finito a via Due Ponti. Tra incuria, pericolo e degrado
Monta la protesta dei residenti del Municipio 15 che da tantissimi anni chiedono di mettere in sicurezza un immobile fatiscente a via dei Due Ponti. Si tratta di un caseggiato abbandonato da ben 17 anni, diventato oramai un ricettacolo di sporcizia. Con intorno degrado e abbandono. Indegno di una città civile e di una Capitale europea. Oltre tutto, l’assenza di custodia e i bandoni di metallo che circondano lo stabile lo rendono un rifugio ideale per sbandati di ogni genere. Per lo più extracomunitari irregolari, magari accampati dentro il rudere con qualche sacco a pelo. Strana la storia di questo immobile, che sorge- si fa per dire- all’altezza del civico 180 di via dei Due Ponti, in zona Cassia. Adiacente ad altre palazzine, regolarmente costruite ed abitate da decine di famiglie esasperate. Qui invece, dell’edificio è rimasto solo lo scheletro in cemento armato.
Da quanto è dato sapere, il caseggiato apparteneva ad una coppia di persone anziane. Che nel testamento hanno lasciato la proprietà ai figli. Gli eredi però, vivendo lontani da Roma, hanno a loro volta ceduto la palazzina a un’impresa di costruzioni. Che aveva anche iniziato un’opera di ristrutturazione. “Doveva essere una casa indipendente – ha raccontato un residente al quotidiano Il Tempo -. Poi la società di costruzioni che aveva acquistato la proprietà iniziò a commettere gravi abusi edilizi. Tant’è che arrivò la Polizia locale a fermare tutto. Da allora è rimasto tutto così, abbandonato”.
Pirandola (FDI), sul degrado della palazzina a via dei Due Ponti chiesti chiarimenti urgenti all’Ufficio tecnico
E sono svariate le storie sul perché dell’abbandono e del degrado della palazzina fantasma a via dei Due Ponti 180. Così alcuni residenti, raccontano che la società di costruzioni che quasi 20 anni fa doveva provvedere ai lavori, si sia dileguata. Forse perché i soldi erano finiti. O perché per sanare gli abusi edilizi commessi, ci sarebbe voluto troppo denaro. Adesso i bandoni di lamiera oscillano pericolosamente al vento con rumori sinistri. E la gente ha paura a passare vicino allo stabile. Dove tra siringhe e degrado, si rischia di farsi male. Per non parlare degli invisibili che di notte trovano rifugio tra i piloni di cemento armato.“Prima erano sbandati e tossicodipendenti”, fanno sapere i residenti delle palazzine vicine. “Ma ultimamente il sito è diventato bivacco di extracomunitari. Non sappiamo come facciano a vivere la’ dentro, ne’ se abbiano bombole del gas. O allacci abusivi di acqua ed energia elettrica”.
Su tutta questa brutta vicenda, è intervenuto anche il consigliere di Fratelli d’Italia del vicino Municipio 14 Massimiliano Pirandola. Che si è recato sul posto, per parlare con la gente e fotografare di persona lo stato dei luoghi. “Ho chiesto un intervento urgente dell’Ufficio tecnico – ha fatto sapere Pirandola. Per capire cosa sia successo davvero a livello amministrativo. E per trovare una soluzione per mettere in sicurezza il caseggiato. In attesa di capire come risolvere al più presto il problema. Siamo vicini alle famiglie che abitano in zona – ha concluso Pirandola. Nel chiedere lo sgombero immediato degli sbandati all’interno dell’edificio abbandonato. E un intervento risolutivo del Municipio e del Comune. Perché dopo 17 anni di incuria, la gente ha il sacrosanto diritto di avere una risposta”.