Quel gran genio di Santori associa la cannabis al pesto: la Liguria ancora aspetta le scuse

Quel gran genio di Mattia Santori, fondatore del movimento delle Sardine ora consigliere comunale del Pd a Bologna, ne ha combinata un’altra delle sue. Nei giorni scorsi ha portato in aula a Palazzo d’Accursio durante i lavori dell’assemblea un barattolo di pesto e uno di cannabidiolo (Cbd), la sostanza chimica presente nella pianta di cannabis, per protestare contro il decreto del governo Meloni che di fatto classifica il Cbd tra le sostanze stupefacenti.
“Mattia, fatti meno canne e sarai più lucido”
“Questo è un vasetto di pesto di una nota marca italiana e questo è un vasetto di infiorescenze di Cbd di una nota marca italiana. Entrambe le aziende che producono questi vasetti possiedono la partita Iva, pagano le tasse e i dipendenti, rischiano capitale proprio. Entrambi sono legali e sono made in Italy”. Un delirante sermone, non il primo e temiamo neanche l’ultimo, della sardina inacidita.

Bufera sulla sardina irrancidita Santori
Non a caso dalla Liguria sono arrivate proteste vibrate e pienamente giustificate. “Io fossi in voi mangerei più pesto e mi farei meno canne. Vedrete che i vostri ragionamenti saranno più lucidi”, ha replicato immediatamente sui social il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. Ancora più pesante la reazione della Lega. “Chiedereremo un danno economico e d’immagine per Genova e la Liguria – annuncia l’assessore al Commercio del Comune Paola Bordilli – Il pesto, che risulta il prodotto più ricercato dai turisti e tra le prime salse di condimento conosciute e apprezzate nel mondo, è un’eccellenza di Genova e di tutta la Liguria. Le nostre aziende rischiano di subire un danno economico per le dichiarazioni insensate dell’esponente dem. Si vergogni e chieda subito scusa”. Non da meno la reazione dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Stefano Balleari e Veronica Russo. “Un’offesa alla Liguria, il Pd ligure prenda le distanze”. Il caso è arrivato persino in Europarlamento con un commento giustamente indignato del capodelegazione della Lega Marco Campomenosi. “Il sindaco di Bologna deve dissociarsi dalle bizzarre dichiarazioni di Santori”. Ma Lepore tace (e acconsente?).
La sardina irrancidita ha tentato anche una patetica spiegazione, in un video, ma è parso davvero poco convincente. Come dice Toti: “Mattia, meno canne e più pesto”.