Quel povero anziano non doveva morire nel mare di Ostia
Chi si inginocchia di fronte a quel povero anziano ammazzato dal mare di Ostia? È sufficiente l’età – 82 anni – per giustificare la morte in mare per un malore senza uno straccio di assistenza? Altro che mare di Roma, qualcuno dovrà vergognarsi.
È la classica tragedia annunciata, in troppi fanno orecchie da mercante. Ma si continua a morire senza un perché.
Quel povero anziano non doveva morire
Quell’anziano è stato colto da malore mentre stava facendo il bagno nello specchio d’acqua antistante la spiaggia libera sul lungomare Duca degli Abruzzi, a Ostia Ponente, all’altezza del civico 24. La vittima era un 82enne nato a Roma ma residente in Germania. E magari era tornato dalle nostre parti per godersi una vacanza. Invece, il Creatore se l’è portato via, sono stati inutili i tentativi di rianimazione.
Ma non si potrà dire che sia colpa di nessuno. Perché le urla si sentono in Campidoglio. La reazione più dura dal capogruppo leghista, Fabrizio Santori, che denuncia “il frutto dell’inadempienza e della paralisi dell’amministrazione capitolina, incapace perfino di organizzare un dovuto servizio di salvamento in mare che avrebbe potuto forse evitare che un uomo colto da malore perdesse la vita in pochi centimetri d’acqua”.
Non ci sono bagnini e mancano i defibrillatori
Davvero inverosimile, sull’arenile comunale di Ostia Ponente non c’è un bagnino e mancano le attrezzature di soccorso. “Le spiagge pubbliche sono in totale abbandono – insiste Santori – i ritardi sono gravissimi, il Pd alla guida di Roma evita ogni confronto e discussione in Aula e non riesce neppure a gestire una realtà così importante come il litorale della città nel pieno della stagione estiva”.
Gli fa eco Mariacristina Masi, esponente capitolina di Fdi: “Durante l’amministrazione Raggi avevamo ottenuto la presenza dei defibrillatori sulle spiagge, chiederemo se quest’anno siano presenti e se l’Amministrazione si sia accertata della presenza del personale adeguato. Nelle Commissioni Capitoline che hanno trattato l’argomento ”spiagge libere” abbiamo più volte fatto presente il problema sicurezza dovuto alla assenza di bagnini, evidenziando la pericolosità della situazione. Insisteremo su questo affinché si proceda a garantire ai bagnanti i servizi essenziali a tutela della pubblica incolumità in ogni tratto di competenza di Roma Capitale”.
Ed è incredibile che dal Comune di Roma non si sia spesa una sola parola di cordoglio e di scuse per quel povero anziano. È finita pure l’umanità.