Questione morale, la sinistra che ruba comanda ancora

Alla sinistra la questione morale non interessa più. Ahi voglia a commemorare Berlinguer quando assisti passivamente a manovre sconce nonostante gli scandali.

Guardate quel che succede in queste ore a Bruxelles. Quello che conosciamo come lo scandalo Panzeri – il boss rosso che ha intascato un mucchio di soldi da tangenti – ha fatto saltare per ora la poltrona della vicepresidente del Parlamento europeo, la bella greca con la mani lunghe Eva Kaili. Che rimane comunque – anche dal carcere – membro dell’assemblea europarlamentare.

Da sinistra addio questione morale

Almeno in Europa, diciamo, la sinistra dovrebbe vergognarsi un po’, frenare le pretese, mettere da parte l’ingordigia. Ma manco per niente.

E come se nulla fosse, i socialisti europei si sono rifregati la poltrona vacante, la vicepresidenza della Kaili. Cioè, non hanno pagato dazio. Dalle loro parti hanno fatto capolino fiumi di denaro nelle valigie, ma sembra passato remoto.

E così ieri hanno sostituito la Kaili con un altro di loro, il socialista lussemburghese Marc Angel. Una faccia tosta senza eguali.

E pure i popolari europei sono muti

Anzi, eguali ce ne sono, perché il giochino parlamentare si è svolto con il beneplacito del partito popolare europeo, che non ha fiatato nemmeno un po’ di fronte ai socialisti.

Il che, al massimo, è servito a sbarrare la strada al gruppo di Identità e democrazia a cui aderisce la Lega. Insomma, funziona ancora la logica del cordone sanitario antileghista e anti Le Pen, al punto da preferire chi non ha ancora fatto chiarezza sul vergognoso mercato di tangenti che ha travolto l’istituzione comunitaria.

Spiace il silenzio degli eurodeputati italiani del Ppe, che avrebbero ben potuto denunciare la corruzione rossa che è servita a più di qualcuno per infangare pure il nome del nostro paese anche se lo scandalo è orientato a sinistra, dove un tempo si faceva professione di questione morale. Ma sono come Don Abbondio. Ed è noto: se non hai coraggio…

Una scelta grave, che nuoce alla credibilità dello stesso sistema. Ma i compari non si toccano.