Quindicenne come schiava sessuale a Roma: costretta a prostituirsi con 450 uomini
Una storia che sembra uscita da un libro pulp. Una ragazzina di quindici anni è diventata la schiava sessuale a Roma, costretta a prostituirsi da due sorelle, per di più amiche di famiglia, che avevano il compito di ospitarla nella loro casa della Capitale, visto che l’adolescente romena era stata a loro affidata dalla mamma.
La quindicenne in balia delle due streghe romene
Le due donne avevano assicurato che a Roma potevano trovare un lavoro alla raggazzina, grazie al quale avrebbe potuto poi mandare dei soldi a casa, alla famiglia. Il lavoro in realtà, non era quello di baby sitter, come avevano promesso alla mamma in Romania, ma quello di prostituta. I magistrati romano hanno fatto il computo degli incontri sessuali ai quali la quindicenne sarebbe stata costretta a partecipare. Una contabilità mostruosa, visto che la ragazzina si sarebbe incontrata in pochi mesi con almeno 450 uomini. Il drammatico caso di riduzione in schiavitù è diventato di pubblico dominico successivamente alla sentenza che ha condannato le due donne, entrambe sulla trentina. Tutto sommato modesta la condanna rispetto alla gravità del reato, particolarmente odioso e ripugnante: le due “streghe” hanno ricevuto condanne di 7 e 6 anni di reclusione, con l’accusa di prostituzione minorile. Sono stati invece assolti per mancanza di prove nove uomini considerati dall’accusa “clienti”, anche costoro finiti sotto processo.