Raggi, alla riapertura andremo in monopattino. E Calenda si scatena
Alla riapertura delle attività a Roma ci potrebbero essere delle difficoltà legate al trasporto pubblico. Perché sarà indispensabile garantire il distanziamento sociale anche sugli autobus e in metropolitana. Quindi dovremo attrezzarci per delle forme di trasporto alternative. Altrimenti saremo invasi dal traffico, ed è uno scenario che dobbiamo evitare. La sindaca di Roma Virginia Raggi è intervenuta a Radio Cusano Campus e le sue parole sono state riprese dall’HuffPost. Stiamo lavorando con ATAC per predisporre dei contapasseggeri, ha proseguito la Raggi. E anche per potenziare le linee del trasporto pubblico. Perché dovremo stare su autobus e metro tutti seduti e indossando la mascherina. E allora stiamo pensando anche di puntare a mezzi di trasporto dolce alternativi, come la bicicletta o il monopattino. Fin qui la Raggi, e dovremo farcene una ragione. Anche se ci viene difficile pensare alle mamme che abitano a Tor Sapienza o al Quarticciolo e vederle sfrecciare su questi simpatici mezzi di locomozione con i loro marmocchi per accompagnarli a scuola. E poi magari farsi una ventina di chilometri per arrivare al lavoro al centro. Oltre al fatto che per comperare una bici o un monopattino elettrico servono più o meno mille biglietti del bus. Ma tanto che problema c’è, con il reddito di cittadinanza siamo tutti a posto. O no?
Raggi, se il trasporto pubblico andrà in affanno possiamo puntare su bici e monopattini
Lo ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi in una recente intervista a Radio Cusano Campus. Se il trasporto pubblico non sarà sufficiente con il distanziamento sociale obbligatorio, punteremo su biciclette e monopattini. Ho chiesto al governo di riaprire velocemente i negozi di biciclette, ha proseguito la sindaca. E di studiare incentivi per l’acquisto di quelle elettriche. Servirà una mobilità dolce per non essere invasi dal traffico. E potenzieremo anche le piste ciclabili. Per carità sulla mobilità elettrica e alternativa non c’è nulla da dire. Appunto perché è alternativa e almeno ad oggi non potrà mai sostituire il mezzo pubblico. Facciamo rapidamente due calcoli. In un autobus standard ci sono circa venti posti a sedere e una novantina in piedi. Se mi togli quelli in piedi, significa che perdi settanta posti a corsa. Allora o pensi di vendere settanta biciclette e monopattini ogni dieci minuti, o qualcosa nel ragionamento non funziona.
Carlo Calenda, Raggi punta sul monopattino? Immagino quanto siate sollevati
Un consiglio alla sindaca Raggi, se lo vorrà accettare. Lasciamo il monopattino ai dolci ricordi dell’infanzia. E pensiamo a triplicare le corse dell’ATAC nelle ore di punta. E a mettere in sicurezza le banchine delle metro e le fermate degli autobus. Magari con delle barriere salva coda come agli aeroporti. E dei controllori che vigilano e fanno sanzioni. Altrimenti sarà il caos, e con il monopattino la gente arriverà in Campidoglio inferocita a protestare. Intanto anche Carlo Calenda con la sua Azione non resiste e twitta ironico. A Roma è tutto pronto per la riapertura. Sapendo che i negozi di biciclette sono pronti e che si punta sul monopattino, siamo in una botte di ferro. E rivolto ai Romani, immagino come siate sollevati. Con chi ce l’abbia Calenda è facile immaginarlo. Anche perché sotto al tweet campeggia una foto della Raggi. E un motto. Parole a caso
https://twitter.com/energienuove1/status/1252309169723539463?s=12.