Raggi da fantascienza. Se la funivia non serve la possiamo sempre smontare
Foto Cristiano Minichiello/AGF. Poi uno dice che le battute non se le va a cercare. Ma a fronte del post su Facebook della sindaca Raggi riportato dall’agenzia dei stampa AGI l’ironia della rete era più che scontata. Ad una richiesta di chiarimenti sulla maggiore convenienza di una funivia rispetto alla metropolitana per collegare Casalotti con la stazione Battistini infatti la sindaca ha replicato così. “Le due opere non sono incompatibili, anche perché la funivia qualora non dovesse più servire si smonta e si può rimontare da un’altra parte. Mentre il prolungamento della metro richiede finanziamenti molto maggiori”. Per carità, in termini economici sarà anche vero. Ma l’idea di una funivia smontabile con le cabine accatastate da qualche parte e i tralicci pronti per essere impiegati in qualche altra zona della città sinceramente lascia senza parole. E della risposta si sono accorti subito anche quelli di Odissea Quotidiana. Il blog che segue sempre da vicino le vicissitudini del trasporto pubblico a Roma. E di conseguenza dei lavoratori e dei pendolari costretti ogni giorno a farsi il segno della croce. Così sul sito è stato postato lo screenshot seguito dalla inevitabile frecciata ironica. Ma perchè, la faranno con i lego? Ammesso poi che il progetto riesca a tradursi in un’opera compiuta. Perché per ora i soldi ci sarebbero pure. Ma tra difficoltà varie la funivia della Raggi – smontabile o meno – è restata solo sulla carta.
La funivia della Raggi si ferma su un distributore di benzina
Forse la funivia la faranno con i lego. L’ironia di Odissea Quotidiana sul progetto della Raggi
Una funivia smontabile in caso di necessità. Per essere eventualmente riutilizzata da un’altra parte della città. Di fronte al post della Raggi su Facebook i blog si sono scatenati. E forse il più divertente è stato quello di Odissea Quotidiana, magari la faranno con i lego. Pensare che i soldi per quest’opera così voluta dalla prima cittadina ci sarebbero pure. Circa 100 milioni stanziati direttamente dal governo, che però rischiano di rimanere per sempre sulla carta. Perchè smontabile o meno, la funivia Battistini Casalotti ha già incontrato diversi problemi di natura tecnica. Legati al tracciato, alla portata e alle stazioni. Che oltre i due capolinea dovrebbero essere cinque. Rispettivamente Acquafredda, Montespaccato, Torrevecchia, Campus e Collina delle Muse GRA. Dove i residenti hanno visto in questi giorni delle ruspe al lavoro. Ma gli scavi non erano per la stazione della funicolare. Come pure in molti hanno pensato. Ma per un distributore di carburante. Che incredibilmente ha avuto la concessione, proprio dove dovrebbe sorgere la nuova stazione.
Le proteste dei residenti
Appena i cittadini di Collina delle Muse hanno capito che gli scavi nel loro territorio non erano per la funivia ma per una nuova pompa di benzina, sono scesi sul piede di guerra. E hanno affidato le loro proteste al comitato di quartiere. Che ha espresso forti critiche sul ritardo nella realizzazione dell’opera. Ma anche la costruzione di un distributore di carburante in prossimità del luogo dove dovrebbe sorgere una stazione della funivia ha lasciato tutti basiti. Come dire, si passa da un’ipotesi ad impatto zero a una che prevede anche indirettamente un incentivo all’uso dell’auto. “Come è possibile che venga agitato per anni il vessillo di un’opera di trasporto pubblico, e poi lo si baratti in silenzio con un distributore? Evidentemente, secondo Roma Capitale, – l’attacco del Comitato di Quartiere – gli abitanti di Montespaccato, Collina delle Muse, Quartaccio, Belvedere Montello, non hanno bisogno di parchi, verde o mezzi di collegamento. Ma di carburante, da mettere nelle proprie auto prima di affrontare il traffico cittadino”.
https://www.agi.it/cronaca/news/2021-02-10/roma-raggi-funivia-11359429/