Raggi, il fallimento dei buoni spesa arriva in commissione politiche sociali

E’ arrivato in commissione politiche sociali del Campidoglio il pasticcio dei buoni spesa destinati alle fasce più povere della popolazione romana. Una vicenda nata male che rischia di finire peggio tra ritardi ed errori che sembrano aver compromesso l’efficacia di tutto il provvedimento. C’erano parecchi soldi a disposizione del comune di Roma per dare un concreto sostegno alimentare a chi ne ha più bisogno, ma la Raggi e Zingaretti non sono riusciti ad accordarsi  sulle regole burocratiche. Così gli 11 milioni di euro stanziati dalla Regione Lazio non sarebbero mai arrivati in Campidoglio. Con un danno notevole per tutti. Rimanevano comunque i circa 15 milioni del governo, ma anche in questo caso c’è stata una falsa partenza. Con il servizio di stampa e consegna dei ticket vinto dalla società francese Edenred a scapito della precedente azienda romana che in un primo tempo sembrava essersi riaggiudicata la commessa.

I francesi hanno una app originale con cui sarà possibile ordinare i buoni direttamente dallo smartphone, hanno sostenuto dagli uffici capitolini per giustificare la scelta. Peccato che le domande via web siano state solo poche migliaia. Cosa ovvia, se si considera che il sostegno alimentare si rivolge soprattutto a una fascia di popolazione anziana. Che con i telefonini non ha grande confidenza. Ma anche sulla consegna tradizionale dei buoni pasto non tutto è andato liscio.

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Campidoglio, Fratelli d’Italia denuncia il fallimento dei buoni spesa in commissione politiche sociali. Agevolazioni solo ai rom

I buoni spesa finanziati da governo e Regione e gestiti dal comune di Roma sarebbero arrivati solo a una minima parte degli aventi diritto. E’ questa la denuncia dei consiglieri capitolini di Fratelli d’Italia  Andrea De Priamo e Francesco Figliomeni, rispettivamente capogruppo di FDI e vice presidente del Consiglio comunale. Che hanno portato la problematica nella competente commissione politiche sociali del Campidoglio. In effetti anche sulla consegna dei ticket cartacei i problemi non sono mancati, perchè la domanda andava fatta tramite mail. Direttamente al municipio di appartenenza. Ma anche in questo caso il sistema è andato subito in tilt per le troppe richieste, un po’ come successo all’INPS a livello nazionale. E le edicole e tabaccai dove doveva essere possibile prenotare i tagliandi sono stati poco più di una manciata a municipio. Con la Polizia locale che spesso ha dovuto personalmente provvedere alla consegna alle persone in maggiore difficoltà. Così Figliomeni e De Priamo hanno chiesto conto dei gravi ritardi in cui starebbe incorrendo l’amministrazione grillina.

Il sistema immaginato dalla Raggi è contorto, hanno dichiarato i due consiglieri. Immaginato più per una questione di spot elettorale che per un effettivo servizio alla cittadinanza. Mentre per i rom è stato creato un canale privilegiato. In barba ai cittadini romani.

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De Priamo e Figliomeni (FDI), necessario riaprire subito i termini per le domande 

Delle 160.000 domande presentate moltissime sono doppioni, e soltanto una piccola percentuale di persone ha materialmente ricevuto il buono. Come Fratelli d’Italia abbiamo presentato una interrogazione per capire meglio cosa sia successo, hanno concluso De Priamo e Figliomeni in una nota rilasciata all’agenzia DIRE. Ma purtroppo non abbiamo ancora ricevuto risposte. Proprio come oggi in commissione politiche sociali. Abbiamo chiesto anche di aumentare le risorse e di riaprire i termini per le domande scaduti il 16 aprile. Ma anche in questo caso la sindaca e la sua amministrazione sono rimasti in silenzio. E ora temiamo che da Raggi e compagni vista la loro conclamata incapacità difficilmente arriveranno notizie positive.