Raggi inaugura i nuovi bus. Ma sono sempre gli stessi
La sindaca Raggi ha inaugurato i nuovi trenta bus a ‘passo corto’ forniti dalla Romana Diesel che dovranno garantire alcuni importanti collegamenti tra i quartieri di Portuense, Casal Lumbroso e il polo ospedaliero del Bambin Gesù al Gianicolo. La prima cittadina ha voluto fare le cose in grande stile, nei pressi di Largo la Loggia. Con accanto la pista ciclabile. Insomma, un video messo in rete dal Campidoglio che voleva essere un inno alla mobilità alternativa. Quella che dovrebbe consentire ai cittadini romani di lasciare la macchina a casa, e di affidarsi alle due ruote più ecologiche. O direttamente al mezzo pubblico. Peccato però che qualcuno a quel video abbia voluto fare le pulci. È stato il quotidiano La Repubblica a notare che qualcosa non andava nella kermesse dello scorso venerdì. Quando tra l’altro tutta la città era bloccata per la zona rossa. Infatti le vetture presentate, erano molto simili a quelle già fotografate il 12 febbraio scorso. Proprio in occasione della consegna formale dal concessionario, nella sede vicino allo svincolo de La Rustica del Raccordo anulare.
Così qualcuno si è preso la briga di controllare il numero delle matricole dei mezzi. E i sospetti sono diventati certezza. Le vetture sono le stesse, esibite dopo oltre un mese come in un set cinematografico. O in uno spot di campagna elettorale. Cannoni di Mussolini anche per la Raggi? Piuttosto, polvere di stelle.
Bus inaugurati due volte e il web si scatena
La doppia inaugurazione dei 30 bus destinati a servire alcune linee periferiche della Capitale ha scatenato il web. E le critiche contro il Campidoglio e la Raggi sono state numerose. L’accusa più ricorrente, quella di utilizzare Roma come un set cinematografico. Di fatto anticipando l’imminente campagna elettorale. Nessun dubbio sul fatto che i mezzi fossero proprio gli stessi, perché le matricole delle vetture fotografate sono state riportate in dettaglio da la Repubblica. Che per prima ha fatto lo scoop. Si tratta degli autobus a passo corto contrassegnati dai numeri 248, 249 e 259. Utilizzati sia per il filmato del 12 febbraio, che per la nuova presentazione di venerdì scorso. Da parte loro il Comune e l’Atac si sono difesi, spiegando la differenza tra i due eventi. Il promo infatti, si sarebbe riferito alla consegna formale dei mezzi. E il secondo, alla loro effettiva immissione in servizio. Ma vedere la prima cittadina lasciare due volte il Campidoglio, per girare due video simili con gli stessi autobus, sinceramente sa tanto di propaganda ‘di regime’. E ovviamente, qualcuno alla Raggi e alla giunta pentastellata che governa Roma, lo ha fatto prontamente notare.