Raggi, ora basta con i Romani zozzoni. Pensi all’AMA e ai campi Rom (video)

Ora basta. Questa storia dei Romani zozzoni e incivili che la sindaca Raggi sta sbandierando ai quattro venti diventa insopportabile. Chiaro che bisogna punire chi sbaglia o chi fa il furbo. Chi si disfa del materasso o della vecchia  lavatrice buttandoli dietro ai cassonetti. Multe esemplari per loro, e ci mancherebbe altro. Ma dire che a Roma va tutto bene e che se la città è sporca la colpa è di un drappello di cittadini maleducati è un’offesa alla intelligenza di tutti. Intanto bisognerebbe dire con onestà intellettuale che AMA è allo sbando. Tre bilanci consecutivi non approvati, cambio dei vertici e impianto di via Salaria andato a fuoco. Scusate se è poco. Per non lasciare la spazzatura in mezzo alla strada Roma ogni giorno deve chiedere aiuto. Ad altri impianti, dentro e fuori Regione. Addirittura fuori dall’Italia. Con costi elevatissimi.

Sui termovalorizzatori non si decide, sulle discariche siamo alle carte bollate. Con la maggioranza grillina in Campidoglio che vota contro se stessa. E il problema sono i Romani zozzoni. Ma per favore. Iniziamo allora fermate e sequestrare quelle centinaia di camioncini improbabili con targhe scadute rumene o bulgare che ogni mattina partono dai campi Rom. E che fanno il giro scientifico dei cassonetti della città. Quelli però non sono incivili, guai a pensarlo. Si tratta di uno stile di vita. E tanto anche a fargli la multa, poi chi la paga?
Monnezza, Raggi accusa i Romani zozzoni ma il comune che fa?

Raggi, dal 4 maggio oltre 120 tonnellate di rifiuti ingombranti tolti dalla strada. Forse poteva mandare la Municipale. Invece di multare chi andava al market e in farmacia

La sindaca Raggi si vanta dei risultati raggiunti dall’AMA. Delle oltre 120 tonnellate di rifiuti ingombranti ritirati da inizio maggio vicino ai cassonetti. Abbandonati la’ da Romani zozzoni e incivili. Ma ammesso che sia propio così, ritirare i rifiuti è compito dell’AMA. E garantire il decoro urbano e la salute pubblica è compito del sindaco. Piuttosto, andavano fatti evidentemente maggiori controlli. Preventivamente, magari facendo funzionare meglio i centri di raccolta. Potenziando il servizio del ritiro a domicilio. Per cui basta una prenotazione telefonica, a patto di trovare libera la linea. E un operatore dall’altra parte del filo che risponda. Ma la prima cittadina è a conoscenza delle file chilometriche che si formano la mattina al centro AMA di Acilia a via di Malafede? Forse qualche zozzone ci ha pure provato a mettersi in fila. Ma magari dopo due ore e mezza ha girato il muso della macchina. E ha cambiato idea. Sbagliando, certo. Ma bisogna anche essere bravi ad amministrare. E permettere ai tantissimi cittadini per bene di rispettare le regole.

Vergogna AMA, al centro raccolta di Acilia chilometri di coda (video)

Iniziamo a sequestrare i furgoni dei rovistatori di professione. E magari troviamo pure qualcuno con il reddito di cittadinanza

Bene i controlli e le multe. Ma allora facciamo chi siano uguali per tutti. In questi due mesi è capitata ogni cosa, gente multata che andava solo a fare la spesa. Corridori inseguiti  dai droni. Arresti domiciliari. Perdita del lavoro. E poi alla ripresa troviamo un trasporto pubblico che fa schifo e parchi con l’erba alta come in una giungla. Ma la colpa se Roma è sporca è dei cittadini incivili. Sinceramente, non se ne può più. La Raggi se può mandi le pattuglie della municipale del nucleo decoro urbano nei campi nomadi. E faccia sequestrare merce rubata, cianfrusaglie e camioncini. Vedrà quanti cassonetti saranno più liberi. Senza quelle cassette di frutta incastrate sul portellone per tenerlo aperto. In attesa del prossimo carico. E una preghiera. Ci dica quante multe sono state elevate a questi personaggi. E se per caso qualcuno aveva anche il reddito di cittadinanza. Perchè i Romani nella stragrande maggioranza sono gente per bene. E sono stufi di dover pagare per tutti.