Raggi, Roma è pulita. Ma ci sono ancora degli zozzoni, farò un’ ordinanza (video)
Roma nelle ultime settimane è diventata pulita. È questo il pensiero della sindaca Virginia Raggi, che ospite di Giletti a Non è L’Arena ha ribadito la sua visione della città. Anche relativamente alla raccolta dei rifiuti e al decoro urbano. La raccolta sta funzionando, ha sostenuto la prima cittadina. Peccato che esistano ancora dei Romani zozzoni, delle bestie. Che ora escono di casa con la fine del lockdown. E ricominciano a buttare gli ingombranti in prossimità dei cassonetti. Pensando di svuotare i loro appartamenti in questo modo incivile. Ma li sanzioneremo, c’è già un’ordinanza che prevede multe salate per chi si comporta così. Questo il Raggi pensiero, anche se viene naturale aggiungere qualcosa. Che esattamente come successo per il traffico, bisognerebbe tenere conto del momento storico. Ovvio che con la gente chiusa in casa e i negozi con la saracinesca abbassata la quantità di rifiuti da smaltire sia vertiginosamente diminuita. E che AMA abbia potuto fare un servizio di raccolta più accurato. Tra l’altro nemmeno sempre, almeno a vedere alcuni marciapiedi di periferia invasi dalle erbacce. O la fila assurda per gettare proprio i rifiuti ingombranti al centro di raccolta di Acilia. Il test vero però si avrà solo con la ripresa delle attività a pieno regime. E allora potrebbero essere dolori.
Vergogna AMA, al centro raccolta di Acilia chilometri di coda (video)
La Raggi a Non è L’Arena, farò una nuova ordinanza anti zozzoni contro l’abbandono di guanti e mascherine. Ma sul ciclo dei rifiuti è silenzio
Vede una città pulita la sindaca Raggi ospite alla trasmissione di La7 Non è L’Arena. Con due soli grandi problemi per il decoro urbano. L’abbandono di materassi e rifiuti ingombranti da parte dei Romani zozzoni e incivili, e le mascherine e i guanti lasciati per terra. Per carità, sono fenomeni che esistono. Specie in questi giorni, e gettare le protezioni individuali sul marciapiede o in strada dopo l’uso è veramente da bestie. Con dei rischi anche dal punto di vista sanitario. Giusto fare un’ordinanza per punire chi sbaglia. Ma la sindaca non dice il resto. E cioè che la stragrande maggioranza della gente che lei dovrebbe amministrare si sta comportando egregiamente. Che quasi tutti hanno continuato a fare la raccolta differenziata anche durante il periodo durissimo del lockdown. Quando andare a buttare i nostri rifiuti nei cassonetti era diventata quasi un’impresa eroica. E che il dramma vero della città di Roma è la totale assenza di una politica di lungo respiro sulla gestione del rifiuto urbano. Perchè l’impianto di trattamento meccanico biologico AMA di via Salaria è andato a fuoco. Malagrotta ormai è chiusa da tempo. Rocca Cencia funziona a mezzo servizio. Altri impianti come la RIDA di Aprilia lavorano al di sotto delle loro potenzialità a causa di incomprensibili ordinanze regionali. E infine sulla nuova discarica di Monte Carnevale la stessa maggioranza grillina un Campidoglio si è spaccata.
Massimo Giletti alla Raggi, bene le ordinanze. Ma sui rifiuti vorrei capire
Massimo Giletti ha incalzato la sindaca di Roma Virginia Raggi. Sull’argomento della raccolta dei rifiuti e del decoro urbano, vera spina nel fianco dell’amministrazione a cinque stelle nella capitale. Lei farà un’‘ordinanza contro chi abbandona mascherine e guanti per strada. E punirà gli incivili zozzoni che abbandonano oggetti ingombranti in prossimità dei cassonetti. Ma ci sono altri programmi in campo per il decoro della città? Vorrei capire, perché ricordo ad esempio che un impianto è andato a fuoco. Così Giletti a Non è L’Arena, con una Raggi che sui discorsi di prospettiva non ha fornito nessuna nuova indicazione. Troppo comodo scaricare la colpa del degrado ancora una volta sui Romani. Giusto punire chi sbaglia, magari iniziando proprio dai rovistatori di professione. Quei rom e sbandati con i passeggini carichi di rifiuti che invece girano indisturbati per la città. Ma poi occorrono un piano e una visione strategica anche per il dopo emergenza sanitaria. Quando la vita ricomincerà ad essere più normale. E non si potrà più raccontare la favoletta che Roma è pulita e senza traffico quando in giro non c’’è nessuno. Perchè è proprio il caso di dirlo, la polvere nascosta sotto il tappeto alla fine salta sempre fuori.