Raggi senza pace: anticipa la “sensibilizzazione” dei romani

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Raggi senza pace. Il sindaco di Roma, nel panico per il coronavirus, anticipa la cosiddetta domenica ecologica. Ora i cittadini saranno “sensibilizzati” il 1° marzo. Anziché il 29 marzo, la quarta e ultima domenica ecologica decisa dal Comune di Roma Capitale. La motivazione è “limitare l’inquinamento atmosferico e sensibilizzare la cittadinanza sul tema della qualità dell’aria e su un uso responsabile delle fonti energetiche”. La domenica ecologica è stata anticipata rispetto al calendario prefissato, in quanto – spiega una nota del Campidoglio – nella data originariamente prevista del 29 marzo si svolgerà il Referendum costituzionale”.

Raggi conferma il divieto di circolazione

Nella stessa data è inoltre previsto lo svolgimento della Maratona di Roma. Di conseguenza, la giunta Raggi ha deciso di ricalendarizzare la domenica ecologica per domenica 1° marzo. Per l’occasione, tanto per non far mancare nulla ai romani, è previsto il divieto totale di circolazione per tutti i veicoli a motore, con le consuete deroghe, all’interno della ztl Fascia Verde. Il blocco del traffico sarà in vigore dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30 anche per i veicoli forniti di permesso di accesso e circolazione nelle zone a traffico limitato. Ma “considerando la concomitanza con le elezioni suppletive nel primo collegio uninominale della Camera dei Deputati, che coinvolgono i cittadini del Municipio Roma I e una parte dei residenti dei Municipi Roma II, XIII, XIV e XV, sono previste ulteriori deroghe al blocco della circolazione”.

Tra voto e maratona, niente ecologia

In particolare, potranno circolare – ovviamente – gli automezzi dell’amministrazione capitolina. Poi i veicoli privati condotti da personale dipendente e da soggetti incaricati dei servizi elettorali. Naturalmente i veicoli condotti da cittadini diretti ai seggi elettorali del primo collegio uninominale, muniti della scheda elettorale. Inoltre, gli impianti termici il cui funzionamento giornaliero consentito è di massimo 12 ore, dovranno essere gestiti in modo da garantire una temperatura dell’aria negli ambienti non superiore a 18° o 17° in funzione del tipo di edificio. Il Campidoglio assicura che “saranno intensificati su tutto il territorio comunale i controlli per l’accertamento del rispetto delle normative sul divieto di combustione all’aperto. La Polizia Locale di Roma Capitale provvederà alla vigilanza al fine di garantire l’osservanza del provvedimento di limitazione della circolazione da parte della cittadinanza”. Insomma, una città senza pace…