Rai, caos e vendette tra i vertici. Il Pd litiga, tanto paghiamo il canone

Caos e vendette nella Rai. Il bubbone alla fine è scoppiato, come riporta nel dettaglio il quotidiano Libero. E come anticipato anche da altri network, come Dagospia. Motivo del contendere, i talk show inseriti nel palinsesto dell’emittente pubblica. Che sono finiti nell’occhio del ciclone, con qualche invito giudicato eccessivamente ‘filo russo’. Come quello del professor Orsini, nella trasmissione Carta Bianca condotta da Bianca Berlinguer. Da allora, si è acceso un vero e proprio faro su questo genere di approfondimenti. E l’Ad della Rai, Carlo Fuortes, avrebbe preteso un palinsesto il più possibile dettagliato dal responsabile della direzione aziendale degli approfondimenti. Che risponde al nome di Mario Orfeo, una volta renziano di ferro. Solo che, all’ultimo consiglio di amministrazione della emittente pubblica, le specifiche richieste non sarebbero arrivate. Apriti cielo. Con uno scontro sempre sopito, che è esploso in tutto il suo fragore. Così Fuortes ha preso carta e penna, e ha revocato l’incarico ad Orfeo. Con un lezzò del Pd che festeggia. E un altro che protesta. E che si preparerebbe alla controffensiva. Battaglie di potere, insomma. Non nuove all’interno di mamma Rai. Dove la politica la fa da padrona. E se le notizie non saranno filo russe, rimarranno probabilmente filo rosse. Mentre i contribuenti pagano il canone. Anche se magari delle polemiche interne alla sinistra italiana gliene frega poco più di niente.

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L’Ad Rai Fuortes fa fuori Mario Orfeo. Che però dopo poche ore ritorna alla plancia di comando del Tg 3

Ha fama di decisionista e stavolta ha dovuto decidere in fretta, in un lampo. È un intervento mattutino di Palazzo Chigi – ai cui telefoni si erano rivolti, dal giorno prima, eminenti esponenti del Pd, a partire dal segretario Enrico Letta – a chiedere all’amministratore delegato della Rai di chiudere subito la pratica Orfeo. Trovando una soluzione che fosse autorevole e «nell’interesse dell’azienda». Soprattutto rapida e senza lasciare scontenti. E fu così che Carlo Fuortes si piegò alla via del compromesso, permettendo a Mario Orfeo – defenestrato dagli Approfondimenti della Tv di Stato nemmeno 24 prima perché, parola dell’ad, «si è rotto il rapporto di fiducia» – di tornare a occupare una postazione ben più gradita, la plancia di comando del Tg3 lasciata controvoglia 6 mesi prima.

Cambiare tutto perché nulla cambi insomma. Altro che gattopardo. Peccato però che almeno alla metà degli italiani delle beghe piddine non interessi nulla. Salvo doverle rimborsare con il canone Rai. E ci viene in mente il mitico Albertone. Perché io so’ io, e voi non siete un…Evidentemente, ora come ai tempi del Marchese del Grillo, il popolo è sempre suddito. E Pantalone paga.

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