Rampelli: “Il Pd è spaccato sul voto sulle armi all’Ucraina e i russi festeggiano”

Rampelli Draghi

“Sul voto di ieri del Pd in Parlamento europeo si sente ancora il rumore delle unghie sullo specchio. Dall’Europa c’è stata un’indicazione netta importante a sostegno dell’Ucraina. Eventuali dissensi, come quelli in seno al Pd rappresentano insopportabili equivoci su cui gli aggressori russi ricamano”. È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia intervenendo a Omnibus su la7.

“Ritengo che le persone siano libere di esprimere il dissenso – ha detto Rampelli – ma all’interno dei partiti, altrimenti le istituzioni diventano ingovernabili. Esiste una sola guerra all’interno dei confini dell’Ucraina, e la subiscono i civili, donne, bambini, anziani, persone innocenti. Ogni giorno convivono con i missili e i droni. Il popolo russo, invece, la vede in televisione. Un contesto drammatico che nessuno deve sottovalutare. Se l’Europa si è schierata con l’Ucraina contro la tirannia, penso che questo compito lo debba svolgere fino in fondo”.

“Per quel che riguarda il Pnrr – ha proseguito il vicepresidente della Camera – si è ritenuto che sulle 27 nazioni europee quelle che lo ritengano necessario (pensiamo agli stati più vicini alla Russia), possano attingere al Pnnr per supportare la produzione di munizioni. L’Italia non lo farà, lo abbiamo già dichiarato ufficialmente. Abbiamo necessità di mettere in rete tutti i provvedimenti dei finanziamenti che vengono dall’Europa. Noi abbiamo ereditato un progetto del Pnrr e stiamo cercando di attuarlo con grande umiltà. Sarebbe ancora più serio se l’opposizione ci aiutasse con le modifiche visto che PD e M5S hanno condiviso la stesura del piano, mentre FDI no. È importante negoziare con L’Europa – ha concluso Rampelli – non è sufficiente finanziare un’opera occorre collaudarla, dunque servono confronti per rimodulare i progetti, provare ancora a prorogare la scadenza in avanti”.