Rampelli sull’iniziativa al Verano: strampalati attacchi del Pd al Tg1 che ha fatto diritto di cronaca

verano servizio rai

“Chiediamo scusa al Pd, non sapevamo necessitasse la sua autorizzazione per dare ai cittadini il diritto di cronaca rispetto alle iniziative organizzate da associazioni e partiti. Probabile non fosse informato nemmeno il direttore del Tg1 Chiocci perché questa abitudine dei decenni passati non si è ancora affermata nella nuova era di pluralismo dell’informazione cui si sta ispirando. Tra i vari sgangherati attacchi dell’opposizione di queste ore nessuno ha rilevato che la testata ammiraglia ha consentito alla Rai di non bucare la notizia, visto che sul posto erano presenti varie altre testate private, anche televisive. Se fosse mancato il Tg1 il servizio pubblico sarebbe stato assente”. Lo dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.

Per dare una notizia ci vuole il lasciapassare di Fnsi e Usigrai?

“Chiedo scusa anche alla Fnsi (Federazione nazionale della stampa) perché non sapevamo occorresse presentare loro documentazione preventiva rispetto alla natura delle iniziative in modo tale che i giornalisti potessero comporre i servizi dopo il lascia passare loro e dell’Usigrai. Alla prossima occasione non mancheremo di fornire elementi probatori rispetto al futuro resoconto dei professionisti cui teoricamente e deontologicamente spetterebbe il compito soggettivo di raccontare una notizia. Ma ritengo che il vero fastidio di certi ambienti – sottolinea Rampelli – sia per la fedeltà del servizio alla manifestazione, conclusa come ogni anno da me, da 6 anni vicepresidente della Camera dei deputati. Non va bene?”.

“Le invenzioni dei mentitori seriali del giornalismo militante e gruppettaro”

“La mattinata dedicata agli eroi del Risorgimento, ai caduti di tutte le guerre, alle vittime di mafia e terrorismo, ai perseguitati nei campi di sterminio, agli oppressi dalle dittature e ai ragazzi uccisi negli anni di piombo è realmente meravigliosa. Un evento consumato in un luogo sacro, il cimitero monumentale del Verano, tra danzatrici, bravi musicisti e brani di letteratura. Un’iniziativa inclusiva – conclude Rampelli – che cancella più di ogni altra accusa strampalata le invenzioni dei mentitori seriali del giornalismo militante e gruppettaro”.