Rapporto Sanità: i dati della Salute di Roma e del Lazio: troppi cesarei, tante eccellenze contro i tumori
Rapporto Sanità: i dati della Salute di Roma e del Lazio: troppi tagli cesarei, tante eccellenze contro i tumori. Il Lazio si trova di fronte a un quadro sanitario complesso e a due facce. Da un lato, si confermano le eccellenze mediche e ospedaliere nel trattamento dei tumori e delle emergenze chirurgiche. Dall’altro, persiste un ricorso eccessivo al parto cesareo, superiore alla media nazionale. È quanto emerge dal report 2023 dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas), che fornisce una visione chiara sulle aree critiche e i punti di forza delle strutture sanitarie del Lazio e di Roma.
Rapporto sulla Sanità: i dati della Salute di Roma e della Regione Lazio
Nel Lazio, alcune strutture sanitarie hanno registrato nel 2023 un tasso di tagli cesarei superiore al 40%, una percentuale ben al di sopra della media nazionale. Questa situazione, che accomuna altre regioni del Sud come Campania, Sicilia e Puglia, mostra una variazione significativa tra le strutture, con alcune che operano cesarei in quasi metà dei parti, indice di una tendenza ancora troppo diffusa a privilegiare questa modalità, talvolta in assenza di chiare esigenze mediche. Sebbene il cesareo sia fondamentale in situazioni di rischio, un ricorso troppo elevato pone interrogativi sulla gestione delle nascite e sulla promozione del parto naturale.
Troppi cesarei, tante eccellenze contro i tumori
Sul fronte oncologico, il Lazio si distingue grazie ad alcune strutture di punta che si collocano tra i migliori centri d’Italia per volume e qualità degli interventi. Tra i principali poli d’eccellenza, spicca il Policlinico Gemelli di Roma, che si attesta tra le dieci strutture italiane con il maggior numero di interventi chirurgici per tumore maligno del pancreas, superando la soglia di 50 interventi annui. Questo volume di attività consente al Gemelli di garantire una casistica consistente e un trattamento specialistico, fondamentale per le patologie oncologiche complesse come quella del pancreas.
Accesso rapido alla chirurgia per le fratture di femore
Roma e il Lazio eccellono anche per la tempestività degli interventi su pazienti con fratture di femore, una condizione critica che richiede un intervento entro 48 ore per evitare complicazioni. L’ospedale Sandro Pertini di Roma è tra i centri che hanno rispettato questa tempistica, trattando oltre 100 casi l’anno con un tasso di operazioni effettuate entro le 48 ore superiore al 95%. Questo dato rappresenta un importante traguardo per l’assistenza pubblica, dimostrando l’efficacia dei percorsi di cura rapida e la capacità di risposta delle strutture sanitarie locali.
Altri ospedali in crescita
Accanto all’ospedale Pertini, altre strutture del Lazio registrano miglioramenti significativi. Tra queste, l’ospedale San Camillo Forlanini e il San Paolo di Civitavecchia hanno raggiunto il 75% di interventi chirurgici tempestivi entro le 48 ore, con risultati che consolidano la loro posizione tra i centri ad alto volume di interventi. Anche il Policlinico Umberto I, il presidio San Filippo Neri e l’ospedale L. Parodi Delfino di Colleferro si sono distinti per i progressi nel rispetto delle tempistiche di intervento, dimostrando una continuità e una crescita negli ultimi tre anni.
Un quadro tra criticità e successi
Il report Agenas dipinge dunque un quadro articolato della sanità nel Lazio, in cui convivono criticità e punte di eccellenza. Il tasso elevato di cesarei richiama la necessità di una revisione dei protocolli per promuovere maggiormente il parto naturale laddove possibile, mentre le performance chirurgiche di alcune strutture pongono il Lazio tra le regioni leader per trattamento oncologico e tempestività delle cure in situazioni di emergenza.
In un contesto in cui l’accesso rapido alle cure salva-vita è cruciale, le strutture sanitarie laziali dimostrano di saper rispondere con prontezza alle emergenze e di essere all’avanguardia in alcuni ambiti specialistici. Tuttavia, permangono sfide importanti, come la gestione delle nascite e l’ottimizzazione dei percorsi clinici, che richiedono un costante impegno da parte delle autorità sanitarie per garantire ai cittadini del Lazio un sistema sempre più efficiente e allineato agli standard di qualità nazionali ed europei.