Reddito di cittadinanza, irresponsabili contro l’Italia
Sciacalli, irresponsabili, stanno incendiando l’Italia come piromani per questa storia del reddito di cittadinanza.
Assistiamo attoniti alla pagliacciata di Conte e soci – inseguiti da un Pd che ha smarrito ogni traccia di sé dopo che votò contro la misura – che attizzano tensioni sociali.
Irresponsabili Cinquestelle sul reddito di cittadinanza
E giù con il messaggino via sms, come se facesse differenza una raccomandata. Legioni di politicanti da strapazzo stanno prendendo in giro chi soffre: perché non è stato abolito a fine luglio il reddito di cittadinanza. Ma la memoria latita per mere questioni di cassetta propagandistica.
Se ne è parlato – e duramente – persino in campagna elettorale; poi è stato cancellato con la legge di bilancio. La politica senza idee si sveglia solo adesso? Dormivano finora?
Chi deve essere assistito sarà assistito; chi ha braccia e gambe per poter lavorare invece dovrà lavorare. Che cosa c’è che non va? O chi aveva il reddito pensava di disporne per tutto il resto della sua vita?
Alla povera gente il centrodestra ci sta pensando eccome, a cominciare da quel decreto energia che riversò un mare di miliardi sul carlo bollette. E poi, col taglio del cuneo fiscale e tante altre misure proprio per le persone che stanno peggio.
È stato Conte ad aver illuso e fallito su tutta la linea
Ora arriva Conte a spiegare al mondo che cosa si deve fare dopo aver illuso e fallito su tutta la linea. Ma l’Italia ha capito di che pasta è fatto l’ex premier.
La vergogna è tutta a cinque stelle. Sul reddito di cittadinanza si sono comportati alla stregua di autentici irresponsabili, senza porsi il problema di recuperare al lavoro tantissime persone.
Il governo attuale non vuole vedere giovani fermi in casa ad aspettare la manna dal cielo: perché non è giusto e perché così si toglie il diritto al futuro. Soffiare sul fuoco è una vergogna.
L’assistenzialismo non può essere il domani dell’Italia.