Redditometro, sospeso il decreto dalla Meloni. Codacons: “E’ inquisizione fiscale”
Il Codacons esprime soddisfazione per la decisione della Premier Giorgia Meloni di sospendere il decreto sul Redditometro, lo strumento per scovare gli evasori fiscali.
Dopo un confronto a Palazzo Chigi con il suo viceministro Maurizio Leo, la Meloni appare in video sui social e annuncia che il decreto ministeriale sarà “sospeso”, in attesa di “ulteriori approfondimenti” ribadendo che la linea del governo è quella di andare a stanare “i grandi evasori”, quei “nullatenenti che girano col Suv e vanno in vacanza con lo yacht” e non certo di mettere il naso nelle spese dei “cittadini onesti”. La premier si era già affrettata in mattinata, sempre via social, ad assicurare che si sarebbe occupata della vicenda e che avrebbe chiesto lei stessa “delle modifiche se necessario”.
Soddisfazione per Codacons: Redditometro non aveva prodotto in passato gli effetti sperati
Codacons era stata tra i primi soggetti a scagliarsi contro la misura fiscale, ricordando come il Redditometro non abbia prodotto in passato gli effetti sperati. “Bene ha fatto la Meloni a bloccare il provvedimento annunciando di volersi dedicare alla lotta ai grandi evasori, perché così si evita ai cittadini una ingiustificata “inquisizione fiscale” – spiega il presidente Carlo Rienzi – Il Redditometro introdotto da precedenti governi ha avuto come unica conseguenza quella di terrorizzare i contribuenti, ma non ha apportato alcun beneficio sul fronte della lotta all’evasione, anzi ha determinato danni alle casse statali in relazione agli elevati costi degli accertamenti. Non a caso il provvedimento ha ricevuto in passato la bocciatura sia della Corte dei Conti, sia di alcuni tribunali” – conclude Rienzi.
La Premier: ‘Voglio tutelare i cittadini onesti e contrastare l’evasione”
“Mai nessun “grande fratello fiscale” sarà introdotto da questo Governo”, aveva specificato Giorgia Meloni. “Sono sempre stata contraria a meccanismi invasivi di redditometro applicati alla gente comune. L’attuazione della delega fiscale, portata avanti in particolare dal Vice Ministro dell’Economia Leo, è fino ad ora andata nella direzione di migliorare il rapporto tra Stato e cittadino, tutelare i lavoratori onesti e contrastare la grande evasione, quella, per intenderci, dei sedicenti nullatenenti con ville, barca e supercar“.