Regione Lazio, autorizzazioni veloci per industrie edili e rifiuti: semplificazione o deregulation? Commissione al lavoro, ma nessuno lo sa

Regione Lazio, autorizzazioni veloci per piccole–medie aziende di vario genere e tipo ma anche piccole e medie industrie che si occupano di edilizia e rifiuti: semplificazione o deregulation? Commissione al lavoro, ma nessuno lo sa? La Commissione Speciale per la Semplificazione Amministrativa della Regione Lazio si è riunita lo scorso 13 marzo presso la sala Latini del Consiglio regionale. Il tema dell’audizione è stata l’Autorizzazione Unica Ambientale, ossia lo strumento normativo utilizzato per dare il via alle attività di piccole e medie aziende e industrie che operano in svariati settori anche molto delicati, come quelli edili e dei rifiuti, spesso utilizzando fondi pubblici PNRR.
L’obiettivo dichiarato della Commissione è di ‘Ridisegnare l’architettura normativa delle procedure amministrative complesse“, non esattamente una bazzecola. Ossia, forse, ridurre la complessità normativa con lo scopo di velocizzare le pratiche burocratiche che riguardano tali aziende che operano in settori cruciali dell’economia come l’edilizia e gestione e lo smaltimento dei rifiuti. Tuttavia, il lavoro della Commissione sembra procedere ‘sotto traccia’, senza comunicazioni stampa ufficiali al pubblico.

Un’assenza di trasparenza della Regione Lazio?
Nonostante l’importanza del tema trattato, difatti, nessun comunicato stampa è stato diffuso dopo la seduta. Un dettaglio insolito, considerando la prassi istituzionale di informare cittadini e addetti ai lavori sugli esiti delle riunioni. L’unica fonte di aggiornamento è stata la presidente della Commissione, Marika Rotondi (Fratelli d’Italia), che ha condiviso sui propri canali social un resoconto della discussione, forse troppo superficiale – con tutto il rispetto del caso – visto che non spiega in ogni caso nel dettaglio dove sta andando a parare il lavoro della Commissione da lei presieduta.
Silenzio stampa in Regione Lazio di maggioranza e opposizione, perchè?
Lavoro (dal contenuto al momento ignoto) che la presidente, tra l’altro, intende presto portare in Consiglio: “Su questa tipologia di proceduta (AUA) – scrive la presidente Rotondi sui suoi canali social – ho già predisposto un emendamento che presenterò nel primo veicolo normativo idoneo”.
Nonostante il tema caldo, caldissimo, restano in silenzio (anche social) pure i due vicepresidenti della Commissione, Salvatore La Penna (PD) e Giorgio Simeoni (FI). Così come i membri della Commissione (di opposizione) Sara Battisti (PD) e Adriano Zuccalà (M5S). Le dichiarazioni della Rotondi sottolineano l’intento di semplificare le procedure amministrative, ma lasciano aperti molti interrogativi su quali siano le reali modifiche in cantiere e gli impatti concreti che queste potrebbero avere, visto l’importanza dei temi e delle procedure di cui si parla.
Snellire le procedure o favorire il settore privato? Semplificazione o deregulation?
Semplificare significa difatti rendere più agile e comprensibile l’azione amministrativa, tagliando passaggi inutili e riducendo i tempi di attesa per le imprese. Tuttavia, il tema diventa più delicato quando si parla di autorizzazioni complesse, come quelle legate a grandi aziende (che spesso ‘controllano’ direttamente o indirettamente tante piccole-medie aziende più piccole) e di conseguenza progetti più o meno grandi, specie se eseguiti con (tanti) fondi pubblici PNRR, come nel caso in parola: “Per l’attuazione – scrive la presidente Rotondi – del PNRR”. Accorciare i tempi e ridurre i controlli potrebbe tradursi del resto in un vantaggio per tante aziende, con il rischio però di abbassare notevolmente gli standard di sicurezza e tutela ambientale.
Un dibattito troppo ‘silenzioso’, ma cruciale per il futuro della Regione Lazio
Mentre la Commissione lavora ‘a porte chiuse‘, l’opinione pubblica rimane all’oscuro sugli sviluppi di una riforma che potrebbe avere effetti significativi sul territorio. Alimentando il sospetto che il dibattito sia più complesso di quanto si voglia far credere. Cosa sta bollendo in pentola? La speranza è che presto si faccia chiarezza, magari con un comunicato ufficiale e una conferenza stampa, vista la delicatezza dei temi di cui si tratta!

