Regione Lazio, crisi senza fine nel centrodestra: guerra intestina tra i “partiti amici”

Francesco Rocca - presidente della Regione Lazio

Da oltre cinque mesi, la Regione Lazio è bloccata in una crisi politica senza precedenti. Una lotta intestina sta spaccando il centrodestra, con Forza Italia che preme per ottenere maggiore spazio e potere nella giunta, rafforzata dall’aumento dei suoi consiglieri regionali da 3 a 7 in meno di un anno. Di fronte, Fratelli d’Italia e Lega che non intendono cedere terreno agli alleati. In mezzo, il presidente della Regione, Francesco Rocca, che minaccia di prendere in mano la situazione e fare di testa sua. Ma, nonostante i mesi di stallo, una soluzione sembra ancora lontana, nonostante l’intervento in prima persona della premier Giorgia Meloni e della sorella Arianna.

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Il Giallo della Vicepresidenza

Oggi si attendeva l’annuncio di una possibile soluzione: Luisa Regimenti (Forza Italia), attuale assessore regionale al Personale, avrebbe potuto sostituire Roberta Angelilli come vicepresidente. Ma Rocca ha scelto di blindare la sua vice con un messaggio chiaro: “Sono orgoglioso di averla come vicepresidente. Lo dico per chiarire alcuni passaggi…”.

Il presidente Rocca ha parlato di un “confronto fisiologico” all’interno della sua coalizione, sminuendo l’impatto della crisi sul lavoro della giunta: “Non ci siamo mai fermati. Un rimpasto? Vedremo nei prossimi giorni. Noi non ci abbiamo mai pensato. Sto aspettando alcune risposte, ma intanto la nostra azione va avanti. Dobbiamo migliorare la comunicazione, perché sembra che ci sia una crisi, ma stiamo lavorando”.

Le Opposizioni Attaccano: “Centrodestra in Guerra con Sé Stesso”

Nel frattempo, le opposizioni non risparmiano critiche, descrivendo il centrodestra come una maggioranza “incapace di governare”. I consiglieri del Partito Democratico Mario CiarlaEmanuela Droghei e Daniele Leonori hanno dichiarato in una nota: “La presunta unità della maggioranza, sbandierata lunedì in Commissione Trasparenza, è crollata subito dopo con un atto dello stesso Righini. Dopo mesi di lotte interne, la maggioranza è ormai contro sé stessa e non più in grado di guidare la Regione”.

E quello che appare come un film, non ha ancora la trama del finale, che al momento appare appeso a un filo. O, meglio, alle giacchette. A scriverlo sarà chi saprà tirare più forte.