Regione Lazio, è pace tra FI e Lega. Ma la trattativa con Rocca e FdI resta in salita

Una seduta recente del Consiglio Regionale del Lazio, con il Governatore Francesco Rocca
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Roma, si riunirà giovedì 7 novembre il Consiglio Regionale del Lazio, con l’obiettivo di discutere e votare il Documento di economia e finanza regionale (Defr). Tuttavia, l’esame di questo fondamentale documento di pianificazione economica si intreccia con una situazione politica complessa, in bilico da mesi all’interno della maggioranza, e che il presidente Francesco Rocca sta cercando di risolvere personalmente.

Regione Lazio, è pace tra FI e Lega

La questione principale riguarda i rapporti di forza e la ripartizione delle deleghe all’interno della giunta. Dopo settimane di trattative, Forza Italia (FI) e Lega sembrano finalmente aver trovato un accordo: la pace tra loro, in somma, sembra cosa fatta. Entrambe le forze politiche difatti manterranno due assessorati ciascuna, con un potenziamento delle deleghe per FI. Tuttavia, resta irrisolto il nodo principale della vicepresidenza della giunta, ruolo ricoperto attualmente da Roberta Angelilli di Fratelli d’Italia (FdI).

Ma la trattativa con Rocca e FdI resta in salita

Forza Italia rivendica la vicepresidenza e sottolinea come sia inopportuno che tutte e tre le cariche di vertice — presidente della Regione, vicepresidente e presidenza del Consiglio regionale — siano appannaggio di FdI. La questione non è solo simbolica: FI chiede una distribuzione più equa delle cariche per rafforzare il proprio peso decisionale all’interno dell’esecutivo, specie dopo l’incremento dei propri rappresentanti in Consiglio, passati da tre a sette consiglieri nel corso della legislatura.

Forza Italia, rafforzata in Consiglio, chiede un ruolo di rilievo

FI ha visto crescere significativamente la propria rappresentanza con l’ingresso di ex membri del Movimento 5 Stelle e due nuovi arrivi dalla Lega. Di fronte a questa espansione, FI ha avanzato richieste ben precise: oltre alla vicepresidenza, ha chiesto un terzo assessorato o, in alternativa, la presidenza del Consiglio regionale. Tuttavia, anche su questo punto, Fratelli d’Italia ha espresso forti riserve.

Nel frattempo, le opposizioni osservano attentamente gli sviluppi e mantengono alta la pressione, sottolineando la paralisi politica che, di fatto, sta bloccando le attività della giunta da mesi. Esponenti di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Azione e altre forze progressiste hanno criticato pubblicamente il protrarsi delle trattative interne al centrodestra, accusando la maggioranza di trascurare le priorità della regione a favore di dinamiche interne di potere.

Un accordo fragile e ancora incompleto

L’accordo raggiunto tra FI e Lega ha stabilito la redistribuzione di alcune deleghe, lasciando però aperta la questione della vicepresidenza. FI potrebbe valutare un compromesso se le venissero affidate deleghe strategiche, ma il rischio di ulteriori tensioni con FdI è alto, in particolare con il coordinatore regionale Paolo Trancassini, che ha chiarito la posizione del partito: la vicepresidenza non è negoziabile.

Di fronte a questo stallo, Francesco Rocca potrebbe presentare una proposta autonoma per superare l’impasse, ma rimane incerto se tale soluzione sarebbe accettata da tutte le parti. La situazione è resa più complicata dal fatto che FI e Lega guardano alla possibilità di un rimpasto di assessori: circolano i nomi di Pino Cangemi, Alessandro Calvi e Giuseppe Simeone, ma non è escluso che si mantenga l’attuale assetto, con Luisa Regimenti e Giuseppe Schiboni come rappresentanti di FI nell’esecutivo.

Uno stallo che rischia di paralizzare il governo regionale

A rendere più delicato l’equilibrio della maggioranza è la crescita dei numeri del gruppo consiliare di FI, in contrasto con il ridimensionamento della Lega, rimasta con un solo consigliere. Nonostante l’apparente accordo, la stabilità della giunta dipenderà da come Rocca e i partiti della maggioranza riusciranno a gestire questa nuova distribuzione interna del potere.

Le trattative, seppur tese, hanno visto qualche segnale di distensione nelle ultime settimane, con FI e Lega che sembrano aver superato le rispettive divergenze. Tuttavia, la crisi non sembra destinata a risolversi rapidamente, e i tempi stretti per l’approvazione del Defr aumentano la pressione sulla giunta.

In conclusione, sebbene sia stata raggiunta una parziale intesa tra FI e Lega, la partita resta aperta e delicata, soprattutto sul fronte della vicepresidenza. Resta da vedere se Rocca riuscirà a mantenere unito il fronte del centrodestra in vista della prossima seduta del consiglio, che si preannuncia come uno snodo cruciale per il futuro politico della Regione Lazio.