Regione Lazio, FdI vince la ‘guerra del seggio’ con la Lega: la poltrona resta al consigliere Tripodi

Da sinistra, Ciacciarelli della Lega, il Governatore Rocca e il consigliere Tripodi
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Il seggio conteso nel Consiglio regionale del Lazio resta nelle mani di Angelo Tripodi, consigliere eletto nel collegio di Latina e ora passato a Forza Italia. Con una decisione finale del Consiglio di Stato, il ricorso presentato dall’assessore leghista Pasquale Ciacciarelli per rivendicare il seggio di Tripodi, è stato rigettato. La controversia ruotava attorno a un presunto errore di conteggio dei voti nelle elezioni regionali del febbraio 2023, che Ciacciarelli sosteneva potesse influire sull’assegnazione del seggio.

Regione Lazio, FdI si aggiudica la ‘guerra del seggio’ contro la Lega

Il consigliere pontino, originariamente candidato con la Lega e successivamente migrato verso Forza Italia, ha mantenuto il proprio posto dopo che il Consiglio di Stato ha confermato l’assegnazione del seggio alla circoscrizione di Latina. Ciacciarelli, esponente della Lega nella provincia di Frosinone, aveva richiesto una revisione dei voti con l’obiettivo di dimostrare errori significativi nel conteggio elettorale a Frosinone. Dopo aver presentato istanza per un riconteggio, il Consiglio di Stato aveva parzialmente accolto la richiesta, ordinando un’analisi delle schede nella speranza di rilevare eventuali discrepanze favorevoli al candidato di Frosinone.

Il Consiglio di Stato ha deciso: poltrona a Tripodi

La revisione dei voti è stata quindi effettuata presso la prefettura di Frosinone, ma i risultati non sono stati favorevoli a Ciacciarelli. Al contrario, il riconteggio ha evidenziato un risultato inferiore di 32 voti rispetto a quelli originariamente attribuiti a Ciacciarelli. Non solo non è emersa alcuna traccia dei 131 voti mancanti che, secondo l’assessore leghista, sarebbero stati persi a causa di un errore tecnico, ma la verifica ha confermato la corretta attribuzione del seggio al collegio di Latina.

Il famoso seggio fuori Roma, una ‘tegola’ per la Lega

Le motivazioni dell’assegnazione del seggio risiedono nella ripartizione territoriale stabilita per la Lega. Il seggio fuori Roma deve essere assegnato in base al numero complessivo di voti di lista nel collegio. Prima ancora delle preferenze personali dei candidati. Ciacciarelli aveva sostenuto che in numerosi casi gli erano stati attribuiti voti come candidato. Ma non erano stati contati correttamente i voti per il partito in provincia di Frosinone. Tuttavia, le cifre del riconteggio hanno smentito l’ipotesi. Per ottenere il seggio in provincia di Frosinone sarebbero stati necessari ben 464 voti di lista in più per la Lega. Risultato che non è stato raggiunto.

Il conteggio, voto per voto

Con questa decisione, il Consiglio di Stato ha posto fine a una disputa interna al centrodestra laziale, che ha visto Fratelli d’Italia e Lega contrapporsi. La diatriba sulla validità dei voti assegnati nel contesto di una coalizione. La conclusione del caso favorisce Angelo Tripodi e conferma la stabilità del seggio pontino. Mentre per Ciacciarelli la questione si chiude con una battuta d’arresto nelle ambizioni di rappresentanza regionale della sua provincia. La vicenda rappresenta uno degli ultimi episodi di scontro tra le forze di centrodestra nel Lazio. Mettendo in luce la competizione tra i partiti della coalizione anche per la distribuzione dei seggi in base ai risultati locali.