Regione Lazio, finanziamenti per 12,5 milioni ai Comuni del litorale per lo sviluppo della Blue Economy

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La Regione Lazio ha presentato questa mattina il Piano Operativo 2024 per lo sviluppo della Blue Economy. Si tratta di finanziamenti per un importo di 10 milioni di euro che arrivano dal “Fondo Straordinario per lo sviluppo Economico del Litorale Laziale”. A cui vanno aggiunti altri 2,5 milioni. Soldi che andranno a 24 comuni dell’intero litorale regionale. Montalto di Castro, Tarquinia, Civitavecchia, Santa Marinella, Cerveteri, Ladispoli, Fiumicino, Roma Capitale (Ostia), Pomezia, Ardea, Anzio, Nettuno, Latina. E, ancora: Sabaudia, San Felice Circeo, Terracina, Fondi, Sperlonga, Itri, Gaeta, Formia e Minturno. A questi vanno aggiunte anche le isole pontine di Ponza e Ventotene.

Dalla Regione Lazio tante opportunità per 24 comuni del litorale

Saranno gli enti beneficiari a proporre gli interventi da realizzare nei territori di loro competenza. Che riguarderanno più ambiti, come quello della tutela e valorizzazione delle risorse storiche, artistiche e ambientali e delle aree naturali protette marine e terrestri. Ma non solo perche, potranno rientrare negli interventi anche quelli relativi ai servizi pubblici connessi con la fruibilità dello stesso litorale. E dunque si potranno investire fondi per la riqualificazione dei lungomari. Per la realizzazione di percorsi ciclabili e pedonali che siano anche integrati da parcheggi di scambio come quelli di auto, bus e bici.

Nella Regione Lazio parte la Blue Economy

Inoltre ci sarà la possibilità di destinare risorse anche a interventi che riguarderanno la pedonalizzazione del lungomare. Oppure ai servizi telematici per la valorizzazione turistica e infine anche i servizi essenziali. Come le postazioni per l’assistenza e il primo soccorso e percorsi senza barriere architettoniche. Dunque spetterà ai singoli comuni capire come investire per potenziare i propri servizi e valorizzare al meglio le parti di territorio maggiormente accessibili dalla cittadinanza e dai turisti.

Ma non e tutto, perche il Piano promuove anche delle azioni in cofinanziamento con altri enti e di conseguenza più Comuni potrebbero presentare degli appositi piani per azioni specifiche. Azioni che, in questo caso, riguarderanno degli ambiti dettagliati come ad esempio quello della riduzione dell’inquinamento nelle acque marine del Lazio. Oppure dei progetti innovativi per la rimozione, il recupero e il riuso di relitti marini e fluviali, o l’incidenza della plastica nell’ecosistema marino.

Come si accede ai finanziamenti e quanto spetta ai singoli Comuni

Gli interventi proposti dai singoli Comuni saranno finanziati attraverso un avviso pubblico. Ad ognuno dei 24 enti interessati verrà assegnato un importo base di 50mila euro. La restante parte di 1,3 milioni di euro sarà invece ripartita in base alla superficie totale e al numero di abitanti del territorio di ciascun Comune. Per accedere ai fondi, i singoli enti possono anche effettuare delle azioni congiunte con piccole e medie imprese attive nel settore dell’economia del mare. O con dei centri di ricerca pubblici o privati.

La presentazione odierna

Oltre ai vari sindaci dei Comuni interessati, o ai dirigenti di settore nei casi in cui non c’erano i primi cittadini, erano presenti stamani la vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli. Il consigliere regionale Enrico Tiero e presidente della XI Commissione Sviluppo economico e attività produttive, start-up, commercio, artigianato, industria, tutela dei consumatori, ricerca e innovazione. Il Capo Dipartimento per le Politiche del mare della Presidenza del Consiglio dei Ministri Pierpaolo Ribuffo. La stessa Angelilli ha parlato di un “piano d’interventi” attraverso cui “favorire lo sviluppo costiero” come “ad esempio, la creazione dei piani regolatori marittimi e costieri”.

Leonardo Tardioli