Regione Lazio, il Consiglio torna a riunirsi, ma nel centrodestra è ancora maretta: ecco la data
Il Consiglio regionale della Regione Lazio di via della Pisana si riunirà nuovamente l’11 ottobre per discutere e approvare il Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2025. Questa convocazione rappresenta un momento cruciale, poiché la Corte dei Conti esaminerà la situazione economica del 2023 a metà mese. Tuttavia, la riunione si svolge in un clima di forte tensione all’interno della maggioranza di centrodestra, che continua a manifestare segni di instabilità e conflitti interni.
Regione Lazio, il Consiglio torna a riunirsi l’11 ottobre
Dopo un lungo periodo di stallo, che aveva impedito la riunione del Consiglio regionale dal primo agosto, Forza Italia ha deciso di allentare la pressione, permettendo la convocazione per venerdì 11 ottobre. Questo cambiamento strategico sembra essere motivato dalla necessità di affrontare il Defr 2025, un documento fondamentale per la pianificazione economica della regione. I sette voti di Forza Italia, raddoppiati rispetto ai giorni della nomina del presidente Francesco Rocca, sono ora un elemento di forza, ma anche di pressione nei confronti del governatore.
Nel centrodestra c’è ancora maretta
Nonostante questo passo indietro, le tensioni non accennano a diminuire. All’interno della maggioranza, le trattative per un riconoscimento politico adeguato nei confronti di Forza Italia rimangono complicate. Il partito azzurro ha espresso la necessità di un potenziamento della sua rappresentanza in giunta, avanzando richieste di nuove deleghe o addirittura di un terzo assessorato. La mancanza di un accordo su questi punti potrebbe nuovamente inasprire i rapporti tra i partiti di centrodestra, che faticano a trovare un’intesa duratura.
Recenti incontri tra i vertici di Forza Italia hanno aperto la strada a nuove discussioni, con i membri del partito che si aspettano risposte entro una settimana o al massimo dieci giorni. L’ala romana del partito, in particolare, guidata dal senatore Claudio Lotito, sta cercando di rivendicare posizioni più influenti, incluso un terzo assessorato o la presidenza del Consiglio regionale.
Questo scenario di instabilità mette in luce le difficoltà di governance all’interno della regione. Se da un lato l’urgenza di approvare il Defr potrebbe forzare un accordo temporaneo, dall’altro la persistenza delle divisioni interne suggerisce che la calma potrebbe essere solo apparente. Le prossime settimane saranno decisive per capire se questa tregua si tradurrà in un consolidamento della maggioranza o se il conflitto tornerà a esplodere, complicando ulteriormente la gestione della cosa pubblica nel Lazio.
L’intesa politica ancora non c’è, la tensione resta alta
In un contesto politico già fragile, l’imminente riunione del Consiglio regionale rappresenta un test cruciale per la tenuta della coalizione di centrodestra. L’attenzione sarà rivolta non solo ai contenuti del Defr, ma anche alla capacità dei partiti di trovare un’intesa che garantisca stabilità e continuità nell’amministrazione regionale. Il futuro della governance nel Lazio dipende, dunque, da come saranno affrontate le questioni interne e dalle scelte strategiche che i leader di centrodestra saranno pronti a fare.