Regione Lazio, scoppia il caso Righini-Biordi. L’opposizione: ‘Chi ha pagato i viaggi?’

Ancora uno scandalo in Regione: interrogazione verso l'assessore Righini sulle spese dei viaggi della sua compagna Lorella Biordi
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Potrebbe scoppiare un altro caso Sangiuliano-Boccia. Stavolta il protagonista sarebbe non un ministro, ma un assessore, quello al bilancio e all’agricoltura della Regione Lazio Giancarlo Righini. Lui, uomo forte della Meloni nel Lazio e accentratore di voti per Fratelli d’Italia, adesso se la sta vedendo brutta, dopo il post “galeotto” postato dalla sua compagna Lorella Biordi.

Nel messaggio la donna annunciava in anticipo una delibera regionale attraverso la quale venivano finanziati vari Comuni. Peccato che il documento non fosse ancora stato reso noto neanche agli altri componenti della Giunta. Ma quello che su cui ora viene puntato il dito sono anche delle spese di viaggio che vedrebbero coinvolta proprio la donna.

Castello di carta in Regione

L’aria nei corridoi della Regione è pesante. Lo è da mesi, per la crisi che agita la maggioranza, per la lotta alla conquista degli incarichi politici e delle poltrone, per le nomine nei consigli di amministrazione nelle aziende partecipate. Liti tra i partiti della coalizione, ma anche tra le correnti interne dei vari partiti. E ora questa bomba a orologeria, che rischia di far crollare quello che sembra essere un fragile castello di carta.

Francesco Rocca, più che governare, finora ha fatto l’equilibrista, cercando di mettere pace tra le varie anime della sua variegata maggioranza. Ogni volta sempre con più fatica. E a discapito dei cittadini, che si ritrovano una regione paralizzata nei servizi, malgrado i tentativi di far sembrare tutto efficiente. Un esempio? Basta chiamare il Cup: il primo appuntamento disponibile per una visita reumatologica è per agosto 2025. Oppure, per fare le analisi del sangue nei laboratori convenzionati, ora si paga praticamente tutto, perché la Regione non ha rinnovato le convenzioni (in pratica non paga…). E stiamo parlando dell’assessorato in mano al Presidente…

La vicenda Roghini-Biordi

Ma ora, come dicevamo, c’è quest’altra patata bollente. Giancarlo Righini, da voci di corridoio, non sarebbe del tutto sereno dopo che il consigliere regionale di Azione, Alessio D’Amato, ha annunciato la presentazione di un’interrogazione “affinché venga fatta chiarezza sull’eventuale partecipazione della signora Lorella Biordi a iniziative di carattere istituzionale”. D’Amato vuole sapere, nel caso i viaggi venissero confermati, “in che veste vi ha preso parte e chi in tal caso ha sostenuto gli eventuali costi“.

Ma non basta. Ad aumentare le preoccupazioni di Righini, ci sarebbe anche l’atteggiamento del presidente della Regione: Rocca sembra averlo scaricato. “Sarà la commissione Trasparenza del consiglio regionale a stabilire se sono state commesse delle leggerezze”, ha affermato il Governatore.

I viaggi sotto accusa

Il post anticipato sui social dalla Biordi, che svelava la delibera regionale da 400mila euro per il rifacimento di quattro strade a Monte San Giovanni Campano, Comune di origine della donna, è stato poi rimosso. Ma ha attirato critiche da Pd, M5S e perfino da Forza Italia, tutti preoccupati della possibile esposizione di informazioni riservate. E sono iniziati i dubbi sulla presenza della Biordi in alcuni viaggi di Righini.

Partecipazioni “istituzionali” e dubbi sull’uso di fondi

La presenza della Biordi è stata notata in Germania, per il secondo viaggio dei campionati europei fatto da Righini, ma anche in eventi come il G7 dell’Agricoltura a Siracusa e al red carpet della Festa del Cinema di Roma, accanto a Righini. E poi, ancora, a Parigi, in occasione di un evento Arsial. D’Amato, ferendosi alla sua interrogazione, chiede ora un confronto diretto, sottolineando la necessità di trasparenza e di chiarezza sull’impiego dei fondi pubblici per garantire correttezza nei confronti dei cittadini e delle istituzioni.