Regista tv morto in casa, si indaga per omicidio: Massimo Manni aveva lavorato con Biscardi e Lilli Gruber

Massimo Manni, La7, Otto e mezzo

Un regista televisivo è stato trovato morto ieri nel suo appartamento in zona Clodio a Roma. Il corpo dell’uomo, Massimo Manni di 61 anni, è stato scoperto da un familiare con cui aveva un appuntamento a cui non si è presentato. Nell’abitazione sono state trovate tracce di sangue e per chiarire le cause del decesso il pm di turno Francesco Saverio Musolino, che ha aperto un fascicolo per l’ipotesi di omicidio, ha disposto l’autopsia.

All’interno dell’appartamento di Manni, regista che lavorava per La7, non è stato trovato alcun bigliettino. La porta di ingresso dell’abitazione sulla Circonvallazione Clodia è stata aperta dai vigili del fuoco ed era senza mandate. Il ritrovamento del corpo è avvenuto intorno alle 19.30.

Chi era Massimo Manni: da Biscardi alla Gruber

Massimo Manni, nato il 23 gennaio del 1960, lavorava come regista per La7 e prima per Telemontecarlo dal 1985. Dal 2002 al 2010 aveva curato la regia di Otto e mezzo, lo storico programma della tv di Cairo condotto da Lilli Gruber. Era poi passato alla regia della prima edizione del programma In Onda. In passato, Massimo Manni aveva curato (dal 1998 al 2006) anche la regia del Processo del lunedì di Aldo Biscardi, lo storico format dedicato al mondo del calcio.