Renata Polverini, il (discusso) ritorno: in pole position per diventare il nuovo Presidente di Lazio Crea

Renata Polverini

Chi non ricorda Renata Polverini, la donna che un tempo dominava la scena politica del Lazio? Ex presidente della Regione e figura carismatica del centrodestra, definita dalla cronaca come “Frangetta Nera”, si prepara a un ritorno clamoroso nell’arena della cosa pubblica. Ora, indicata da Forza Italia per guidare LazioCrea – l’azienda in house della Regione Lazio – il suo nome riemerge tra i rumors che ipotizzano il suo ingresso al posto di Marco Buttarelli, dimissionato in seguito a un rimpastino di deleghe ottenuto dopo mesi di trattative. Nonostante il flop alle Europee dello scorso giugno, quando i voti pompati dal partito nella Circoscrizione Italia Centrale non sono bastati, la Polverini sembra pronta a rientrare dalla finestra della pubblica amministrazione, questa volta al timone del Cda. E il suo nome è in pole position. Anzi, pare proprio sia quello che dovrebbe andare a ricoprire l’ambita carica.

E questo malgrado i malumori una parte della destra, quella che, a partire da Giorgia Meloni, già negli anni passati definiva Renata Polverini più che una “camicetta nera” una a cui piacevano le giacchette rosse. Perché non solo le indossava spesso, ma anche perché, secondo non ha mai guardato con sfavore verso sinistra. Tanto che già nel 2010 Walter Veltroni aveva affermato che gli sarebbe piaciuto nel suo Pd candidare l’allora sindacalista Renata Polverini. Poi, nel 2021, lo strappo con Forza Italia e il voto di fiducia al governo giallo-rosso guidato da Giuseppe Conte. E ora il ritorno all’ovile. Alla grande, ma passando dalla finestra. Tant’è, quello che conta è il risultato.

Un passato carico di contraddizioni

La storia politica di Polverini è un caleidoscopio di successi e scandali. Il ricordo della sua vittoria elettorale del 28 marzo 2010, quando il centrodestra conquistò il Lazio, è ancora vivido: allora, sostenuta dal Popolo della Libertà e completata dall’Unione di Centro e Destra, vinse una competizione storica, la prima e unica tra due donne, superando Emma Bonino con il 51,14% dei voti contro il 48,32%. Ma la sua esperienza a Palazzo dell’Incoronazione si concluse bruscamente il 24 settembre 2012, quando fu costretta a dimettersi a causa dello scandalo dei fondi dei gruppi del Consiglio regionale. L’inchiesta, scaturita da un esposto del consigliere regionale Francesco Battistoni, mise in luce un sistema di finanziamento irregolare, travolgendo la sua presidenza nonostante i tentativi di prendere le distanze dalle irregolarità.

Gli altri scandali

Prima ancora di assumere la guida della Regione, Polverini fece parlare di sé per episodi che sembrano usciti da un film. La fotografia in curva con gli ultras della Lazio, gli Irriducibili, guidati da Diabolik, ovvero Fabrizio Piscitelli – poi ucciso in un agguato nell’agosto del 2019 – è diventata ormai leggenda. E non finisce qui: il volo in elicottero verso Rieti per raggiungere la Sagra del Peperoncino e la partecipazione a feste bizzarre, con ancelle mezze nude e consiglieri vestiti in maniera insolita, hanno segnato un passato che ancora oggi divide opinioni.

Tra polemiche e smentite

I vertici di Forza Italia, che in passato l’hanno accolta prima come deputata e poi come candidata in Europa, hanno smentito la notizia, ma nessuno ha escluso categoricamente la possibilità di un suo ritorno. La politica laziale dovrà quindi abituarsi alla presenza di Renata Polverini, figura che continua a dividere l’opinione pubblica con il suo carisma e le sue controversie.