Rifiuti a Roma, emergenza fuori controllo. Normalità non prima di settembre

Malagrotta
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Un’emergenza continua. Che sta creando disagi fortissimi dal centro alla periferia di Roma. Il nodo rifiuti fa traballare il Campidoglio targato Gualtieri e, da settimane, è una continua caccia al responsabile da far passare come capro espiatorio. L’agnello sacrificale, al momento, che dovrebbe pagare per tutti è il Direttore generale di Ama, Andrea Bossola: già in settimana dovrebbe esser silurato e messo fuori dall’azienda (proprio in queste ore si sta trattando sulla buonuscita, ovviamente dorata).

Gualtieri riunisce la maggioranza

Intanto dalla Garbatella a San Giovanni, passando per Prati e piazza Bologna, sono diverse le strade in cui persistono accumuli di sacchetti in strada e attorno ai cassonetti, tra odori nauseabondi lamentati dai residenti. Nella mattinata in via Statilia cartoni, sacchetti e contenitori in plastica stazionavano sotto il sole vicino ai secchioni vuoti dell’immondizia. Stessa scena nella monumentale piazza San Giovanni, dove accanto ai cassonetti sono stati lasciati anche residui di una potatura.

Monnezza in tutta la città

E poco distante, in via Matteo Boiardo, tra decine di buste abbandonate c’è anche un water con tanto di cellophane e cartone di protezione. A San Lorenzo, tra via Tiburtina, via degli Enotri e via dei Reti non va meglio: sacchetti dell’immondizia sono abbandonati direttamente in strada sul marciapiede e rendono complicato il passaggio per i pedoni, ma soprattutto per disabili con carrozzina e genitori con passeggini. A Testaccio in via Vanvitelli i bidoncini per la raccolta differenziata sono letteralmente immersi nell’immondizia.

La normalità? Non prima di settembre

La situazione, incandescente da giorni, al centro di una riunione tra il sindaco Gualtieri e i consiglieri della maggioranza capitolina, quindi dei gruppi di Partito democratico, Sinistra civica ecologista, Lista civica Gualtieri, Roma futura, Demos. A termine del confronto, durato oltre quattro ore, è emerso che un rientro alla normalità è immaginabile per settembre, anche se si lavora per poter ottenere risultati prima. Quindi, per tutto il mese di agosto, i romani dovranno convivere con discariche a cielo aperto e odori nauseabondi alimentati dal caldo africano.

La “scusa” dei mezzi guasti

All’origine del problema, come già spiegato dal sindaco, c’è la manutenzione dei mezzi e di conseguenza il numero dei veicoli disponibili. In ogni caso è attesa la riunione del prossimo consiglio di amministrazione di Ama, in programma per il 18 luglio, per avere dall’azienda capitolina un resoconto dettagliato delle cause dell’attuale crisi e un piano attraverso il quale venirne fuori. Mercoledì prossimo, invece, è in programma una riunione in Regione Lazio.

L’Ama: non c’è scarsità di personale

Intanto in una nota Ama ha fatto sapere che nel fine settimana appena concluso “non c’è stata scarsità di personale, che era invece presente in numero sufficiente e previsto. Il recente accordo con le forze sindacali sta andando a regime, mentre la precedente modalità comportava un sovradimensionamento delle presenze. L’obiettivo è quello di far funzionare l’accordo con i lavoratori minimizzando il rischio di ricorso al comando dello straordinario. Le difficoltà vedono restare in strada circa mille tonnellate di rifiuti, che verranno rimosse entro pochi giorni”.