Rifiuti, arrivano i nuovi impianti. Ma sono quelli già previsti dalla giunta Raggi. E nessuno li vuole

Arrivano i nuovi impianti per lo smaltimento e il trattamento dei rifiuti della Capitale. Finanziati in parte con risorse del PNRR, per almeno 10 milioni. E per oltre 20, dal piano di investimenti dell’Ama. Si tratta di otto nuovi centri di raccolta, che andranno ad affiancare i dieci già esistenti. Una operazione lanciata con grande clamore dal sindaco Gualtieri, e dall’assessora capitolina all’ambiente Sabrina Alfonsi. Ma in realtà, si tratta di un piano vecchio di circa un anno, varato nel marzo 2021 dalla giunta Raggi. Che di centri di raccolta ne prevedeva molti di più, ben 17. Dai quali Gualtieri e i suoi tecnici hanno scelto gli otto da realizzare. Le novità non finiscono qui però. Infatti, la nuova giunta ha approvato anche la costruzione di due impianti multi materiale, che sorgeranno a Ponte Malnome in Municipio 12 e a Rocca Cencia. Per trattare carta e plastica. E di due bio digestori, a Cesano e Casal Selce. Ignorando in questo caso le tante proteste provenienti dal territorio, a cominciare da quella del mini sindaco Torquati. Anche lui esponente del Partito democratico. Ma sembra che, almeno per ora, il Campidoglio intenda tirare dritto.

Quei rifiuti che non vuole nessuno. Ecco dove sorgeranno i nuovi impianti

Ed ecco dove sorgeranno fisicamente i nuovi impianti. Si troveranno a Tor de’ Cenci (IX municipio), in via Wolf Ferrari all’Infernetto (X municipio), a La Storta (XV municipio), a Casal Selce (XIII municipio), in via Tedeschi (IV municipio), in via Collatina, altezza via Severini (V municipio), in via Ripatransone (VI municipio), in via B.Chesi (XII municipio). Mentre verranno potenziati i centri già presenti in piazza Bottero a Ostia e a Corviale. La spesa complessiva necessaria per la realizzazione delle opere ammonta a oltre 32 milioni di euro, di cui 10 milioni finanziati con le risorse Pnrr e i rimanenti oltre 22 milioni con fondi a carico del piano investimenti di Ama. A patto che il cromo programma sia rispettato. E che l’opposizione di comitati e territori non blocchi ancora una volta tutto.