I rifiuti di Roma non li vedono solo a Piazzale Clodio. Vergogna
Ma a piazzale Clodio non c’è proprio nessuno che si occupi dei rifiuti di Roma?
D’accordo che è agosto, ma la vergognosa situazione della Capitale merita più di un’attenzione da parte di una magistratura troppo rilassata su una questione che ha oltrepassato i livelli di guardia.
Sui rifiuti di Roma stanno tutti fermi
Non passa giorno che l’allarme venga lanciato da più parti. Ma non c’è traccia di interventi concreti. La sindaca Raggi rintuzza sul governatore Zingaretti, questi rimanda le accuse al mittente, si mette in mezzo il ministro della transizione ecologica Cingolani a prendere sganassoni dai due, è straordinariamente assente lo stesso ministro della salute, Roberto Speranza.
Proprio quest’ultimo avrebbe più di un motivo per intervenire: oltre al Covid c’è un pericolo di aggravamento per la salute dei romani, epidemia si somma a pandemia se non si pone riparo a quello che accade.
E invece nulla. Non si muove chi dovrebbe e i cittadini guardano inermi lo spettacolo. Per non dire dei turisti che non credono ai loro occhi.
Che cosa fanno a Piazzale Clodio?
Tanto più che se la legge prevede commissariamenti degli enti che non si muovono, anche in questo caso nessuno firma un atto. La direzione rifiuti della regione è stata decapitata dagli arresti per la discarica di Monte Carnevale, nessuno prende decisioni.
E’ tempo che ci si muova a piazzale Clodio, sui rifiuti di Roma c’è troppa inerzia delle autorità preposte. E va sanzionata con estrema urgenza, senza guardare in faccia a nessuno. Paghiamo una Tari altissima, la raccolta differenziata fa schifo, ma che cosa deve succedere in città per far partire le sirene? Lo sanno i magistrati di Roma quante tonnellate di immondizia restano a terra nella Capitale perchè il servizio di raccolta è morto? Che non ci sono impianti di trattamento e smaltimento solo per un rifiuto ideologico?
Muoversi, please. Agire, perchè la città non può morire di puzza, di miasmi, di rifiuti.