Rifiuti, Ecomafie: “Entro un mese il Tmb1 di Malagrotta raggiungerà le 600 tonnellate al giorno”

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Il Tmb1 di Malagrotta, a Roma, coinvolto nell’incendio del 24 dicembre del 2023, dal 3 ottobre ha ripreso l’attività di ricezione dei rifiuti, raccogliendo 400 tonnellate al giorno. È quanto emerge dalla relazione finale dell’inchiesta della commissione Ecomafie sui rifiuti di Roma Capitale e sul sito di Malagrotta, presentata questa mattina alla Camera dei Deputati a Roma.

Quattrocento tonnellate al giorno dal 3 ottobre

“Dal 3 ottobre 2024 il Tmb1 (di Malagrotta, ndr) ha ripreso l’attività di ricezione dei rifiuti indifferenziati prodotti dal Comune di Roma per il tramite di Ama Spa, per una quantità di 400 tonnellate al giorno. L’amministratore giudiziario della E. Giovi ritiene, nel giro di un mese, di raggiungere la quantità massima autorizzata, pari a 600 tonnellate al giorno” si legge nel documento, redatto dal senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo e dal deputato del Partito democratico, Marco Simiani,

La ripresa delle attività al Tmb1 di Malagrotta

La ripresa delle attività al Tmb1 di Malagrotta, uno degli impianti di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti a Roma, rappresenta una notizia rilevante nel contesto della gestione dei rifiuti nella Capitale. Secondo quanto riportato, l’impianto ha ricominciato a trattare circa 400 tonnellate di rifiuti al giorno, contribuendo a smaltire parte dell’enorme quantità di rifiuti prodotti quotidianamente dalla città.

Il Tmb1 struttura chiave per il trattamento dei rifiuti indifferenziat

Il Tmb1 è una struttura chiave per il trattamento dei rifiuti indifferenziati, ma è stato spesso al centro di critiche e problemi operativi, in parte legati alle inchieste sulle ecomafie. La Commissione parlamentare sul fenomeno delle ecomafie ha messo in evidenza negli anni criticità strutturali e gestionali che riguardano il sistema di smaltimento dei rifiuti a Roma, spesso sovraccarico e inefficiente.

La Capitale produce circa 4.500 tonnellate di rifiuti giornalieri

La riapertura del Tmb1 è un passo importante per ridurre l’accumulo di rifiuti sulle strade, soprattutto in un periodo di alta produzione come quello delle festività natalizie. Tuttavia, il trattamento di 400 tonnellate al giorno è solo una frazione delle necessità totali di una metropoli come Roma, che produce circa 4.500 tonnellate di rifiuti giornalieri. Rimane quindi fondamentale lavorare su strategie di lungo termine, come il miglioramento della raccolta differenziata, l’aumento della capacità impiantistica e la riduzione dei rifiuti a monte.

Assenza di un numero adeguato di impianti

Mentre la ripresa delle operazioni al Tmb1 rappresenta un segnale positivo, le criticità legate al ciclo dei rifiuti a Roma non si risolvono con questo solo intervento. La città continua a fare i conti con l‘assenza di un numero adeguato di impianti per la gestione locale e con un alto costo economico e ambientale legato al trasporto dei rifiuti in altre regioni o Paesi. Le questioni sollevate nella relazione sulle ecomafie sottolineano inoltre come il controllo del ciclo dei rifiuti debba rimanere una priorità per evitare infiltrazioni criminali e garantire una gestione trasparente ed efficiente.