Rifiuti, oggi il consiglio straordinario. E i comitati di Valle Galeria protestano in Campidoglio

Si terrà oggi un attesissimo consiglio comunale straordinario sui rifiuti. Un tema molto delicato, sul quale il sindaco Gualtieri e la sua giunta sono chiamati a un rapido cambio di passo. Ma per ora la situazione rimane critica, tra impianti mancanti e cassonetti strapieni. Con la raccolta differenziata porta a porta che stenta a decollare. Il Campidoglio ha proposto un suo Piano, in attesa che la Regione faccia altrettanto. Le soluzioni individuate, sarebbero la realizzazione di altre isole ecologiche nei Municipi, di alcuni nuovi stabilimenti per trattare carta e plastica, e di almeno due bio digestori. Che trattano l’organico, cioè il rifiuto urbano umido da stabilizzare. Uno a Cesano, l’altro a Casal Selce. Meno di in chilometro da Massimina, al confine con la Valle Galeria.

Ma i residenti oggi saranno in piazza del Campidoglio a protestare. Perché da quelle parti, di immondizia davvero non ne vogliono più sentir parlare. Dopo 30 e passa anni di Malagrotta, che nasceva come una discarica temporanea. Così il comitato Valle Galeria libera e altri, hanno presentato delle richieste specifiche. E vedremo se oggi l’Aula Giulio Cesare darà loro ascolto. O se la maggioranza piddina farà muro, andando avanti per la propria strada.

Roma arranca sui rifiuti, il 21 aprile consiglio straordinario

I comitati, niente più rifiuti a Valle Galeria

“Dicevano ‘mai più nella Valle Galeria’, ma poi sono venuti sulla linea di confine, a Casal Selce e a Fiumicino. Noi diciamo no a chi diceva che la trasferenza dei rifiuti a Ponte Malnome sarebbe durata solo 180 giorni (e sono già tre anni) e ora ha pensato bene di realizzarci un nuovo impianto. A chi non vuole parlarci parlare risponderemo con un consiglio di comitati in piazza del Campidoglio”. Così i comitati, ed ecco le richieste del territorio.

“Vogliamo che i soldi del Pnrr siano investiti nell’acquisto di cassonetti di ultima generazione che traccino il rifiuto, chi lo getta e come lo getta, che lo compattino diminuendo i volumi. Vogliamo il decentramento di Ama (di operatori, non di dirigenti). Vogliamo un rafforzamento delle isole ecologiche e che ogni quadrante di Roma si faccia carico dei propri rifiuti. Questo per noi è il nuovo investimento che permetterà poi agli impianti di accogliere un rifiuto sano e pulito pronto per una lavorazione più attenta all’ambiente”.

Il dado è tratto, sarà il consiglio straordinario di oggi a dare eventualmente le risposte.

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