Rifiuti, ora scoppiano anche Prati, Fleming Parioli e Garbatella. Giovedì tutti dal ministro
Giovedì prossimo la Raggi e Zingaretti (o chi per loro) sono convocati d’urgenza dal ministro per la transizione ecologica Stefano Cingolani. Per tentare di risolvere l’emergenza dei rifiuti a Roma. Con i cassonetti che sono di nuovo strapieni. In quasi tutti i quartieri, con una particolare emergenza in zona Parioli, Fleming, Prati e a Garbatella. Il problema è che alcuni siti fuori regione in cui andava a finire la spazzatura della Capitale hanno detto basta. Come ad esempio è accaduto con Cesena. Mentre tra discariche esaurite e impianti andati a fuoco o sequestrati Ama non ha alternative sul tavolo. E d’altronde la stessa assessora Katia Ziantoni è stata chiara. Zone o siti dove conferire i rifiuti in città non ce ne sono. Ma dall’altra parte anche la regione fa muro. E i comuni della provincia si ribellano. All’idea di diventare il ricettacolo degli scarti dei cittadini dell’Urbe. Ecco perché un tavolo per gestire l’emergenza è quanto mai opportuno. Intanto, per levare dalla strada l’organico. Che con il caldo puzza, e può anche essere pericoloso per la salute pubblica. E poi per trovare una soluzione ponte. Che sembrerebbe essere la solita, portare per un anno l’immondizia nelle discariche e negli impianti delle regioni ancora disponibili. O all’estero. E poi fare un piano da mettere in pratica per il prossimo futuro. Parole già sentite però. E i rifiuti per ora restano in strada.
Roma, il candidato sindaco che indicherà una soluzione vera per i rifiuti, vincerà
Roma nord dice no all’ipotesi della discarica. E intanto all’Ama si prepara uno sciopero contro le condizioni della raccolta rifiuti
Soluzioni per trattare i rifiuti dentro il perimetro della Capitale sembrano proprio non esserci. E sulla ipotesi di individuare un sito in prossimità di Magliano Romano cittadini e politici hanno fatto subito muro. Come il coordinatore della Lega del Municipio 15 Andrea Nardini. Che ha diramato un comunicato di fuoco.
“Agli sgarbi degli anni precedenti del centro di trasferenza rifiuti di Saxa Rubra e alle localizzazioni, già decise dei centri di compostaggio di Casal Selce e Cesano vogliamo aggiungere anche la discarica di Magliano Romano?” È l’interrogativo che si pone Nardini a seguito del servizio del TG3 Lazio. Sull’incontro di ieri dei Sindaci del Parco di Veio e sulle dichiarazioni della sindaca Raggi. Riguardo a una possibile indicazione del sito di Magliano Romano come discarica di servizio della Capitale. “Il sovraccarico delle arterie Cassia, Flaminia e Tiberina” – ha aggiunto il politico – “in cui risiedono gran parte dei cittadini del XV Municipio, che avevano peraltro scelto il Parco di Veio e l’agro romano per una vita al riparo dalle frenesie del centro, verrebbe incrementato. Da un Sindaco il cui mandato è di fatto scaduto. Con la colpa di non aver utilizzato il periodo della pandemia per pianificare la ripresa. Lasciando i turisti a fotografare immondizia, cinghiali e autobus in fiamme insieme ai monumenti”.
E intanto piove sul bagnato. Perché anche gli operatori dell’Ama minacciano uno sciopero per il prossimo 28 giugno. Stanchi di fare da capro espiatorio per colpe non loro. E di raccogliere con le mani i cumuli di spazzatura abbandonati a fianco dei cassonetti stracolmi.