Rifiuti, salta il piano della differenziata. E Roma chiede aiuto a Napoli.
La raccolta differenziata a Roma doveva arrivare al 75%. Questo si leggeva nei programmi di cinque anni fa del M5S, ma la realtà al termine del mandato della sindaca Raggi è molto diversa. Ad ammetterlo è stata indirettamente la stessa assessora all’ambiente Katia Ziantoni, che recentemente ha parlato di un obiettivo molto più modesto. Il 65% dei rifiuti differenziati nel 2025. Che sarebbe già tanta roba, visto che negli ultimi 4 anni la differenziata in città è aumentata, si fa per dire, solo di tre punti. Ma adesso l’emergenza sembra essere un’altra. Legata alla recente chiusura della discarica di Roccasecca. E al rischio di vedere di nuovo i cassonetti strapieni, e l’immondizia per strada. In più, anche le 400 tonnellate trattate ogni giorno dai due TMB di Malagrotta potrebbero subire uno stop. Per un contenzioso con Ama e il Comune sui tempi dei pagamenti. Insomma, il rischio caos è dietro l’angolo. E allora Roma ha chiamato Napoli. Chiedendo aiuto. Strano destino, quello del capoluogo campano. Qualche anno addietro in piena emergenza. E adesso disposto ad aiutare la Capitale. Accogliendo 100 tonnellate di spazzatura al giorno provenienti da Roma. Non abbasseremo la cornetta di fronte a una richiesta di aiuto, ha dichiarato il sindaco di Napoli De Magistris. Che però ha anche precisato, dobbiamo fare bene i conti. Perché se come speriamo ripartirà a breve il turismo e riapriranno i locali, potremmo non farcela.
Allarme rifiuti: grazie alla Regione Lazio saremo in emergenza a Pasqua
Napoli potrebbe aiutare Roma sull’emergenza rifiuti. Le opposizioni, Raggi e Zingaretti chiedono di nuovo aiuto a Fortini
La spazzatura di Roma rischia di nuovo di rimanere per strada. E Napoli potrebbe venire in aiuto della Capitale. Accogliendo una parte dei suoi rifiuti urbani, pari a circa 100 tonnellate al giorno. Ma sull’ipotesi di accordo si scatenano le opposizioni. Con in testa la Lega. Che punta l’indice sul fallimento della politica dei rifiuti di Raggi e Zingaretti. E ironizza sulla presenza di Fortini nel Cda della società pubblica campana. ”Davvero si vorrebbe risolvere l’emergenza rifiuti di Roma e del Lazio con il conferimento alla Sapna della Città metropolitana di Napoli? Proprio dove è passato recentemente Daniele Fortini. Attuale presidente di Lazio Ambiente e membro del CdA della municipalizzata di Napoli. Che ha chiuso, con il placet del governatore Nicola Zingaretti, la discarica di Colleferro e il termovalorizzatore. Su quest’ultimo – tuonano i consiglieri regionali della Lega Angelo Tripodi e Pasquale Ciacciarelli – sono stati buttati 12,6 milioni di euro, a partire dal 28 dicembre 2016. Per l’ammodernamento dell’impianto, ma dalla Regione Lazio nessuno ha mosso un dito. Per non parlare degli ecodistretti di Ama, ideati da Fortini, che non sono mai decollati durante l’era del sindaco Pd Ignazio Marino”. Insomma , la soluzione attuale sembra non risolutiva è arrivata in grave ritardo. Per tamponare un’emergenza che in città rischia clamorosamente di esplodere.