Rimborso Iva sulla Tari: come funziona

Si può chiedere il rimborso Iva applicata sulla Tari. L’applicazione dell’Iva sulla Tari è infatti un’imposizione illegittima perché è una tassa sulla tassa, proprio per questo chi ha versato l’importo maggiorato può chiedere il rimborso.
Perchè i comuni applicavano l’Iva?
I Comuni, fino a qualche anno fa, applicavano spesso l’Iva sulla tassa dei rifiuti aggiungendola alla bolletta. I cittadini, ignari, per diversi anni hanno versato il dovuto senza sapere di versare l’Iva, che è un’imposta, su una tassa. L’Iva, imposta sul valore aggiunto, si applica in fase di produzione e scambio di un bene o di un servizio. Se si dovesse versare un pagamento legato all’effettiva raccolta dei rifiuti si pagherebbe una tariffa per il servizio offerto, in questo caso l’Iva sarebbe dovuta. La Tari, però, è una tassa in parte fissa e in parte variabile e serve a finanziare il servizio di raccolta e dunque l’Iva non può essere applicata.

La sentenza della Cassazione
La sentenza 5078 del 2016 della Corte di Cassazione e la sentenza 238 del 2009 della Corte Costituzionale hanno portato chiarezza nella diatriba che l’applicazione dell’Iva sulla Tari aveva scatenato, affermando che è illegittimo applicare l’Iva su una tassa. La Tari, essendo una tassa e non una tariffa, in nessun caso può essere maggiorata dall’Iva poiché si configurerebbe una doppia imposizione.
L’Iva erroneamente applicata sulla Tari
In passato diversi Comuni applicavano l’aliquota Iva al 10% sulla tassa rifiuti. In base alla tariffa applicata dal Comune per lo smaltimento dei rifiuti, i cittadini si sono trovati a pagare in più anche 100 euro l’anno. Proprio per l’illegittimità di questa applicazione dell’Iva sulla Tari, i cittadini che hanno pagato l’Iva applicata alla tassa hanno diritto a chiedere il rimborso che riguarda gli ultimi 10 anni. La prescrizione del diritto al rimborso dell’Iva versata e non dovuta, è infatti decennale (in base a quanto previsto dall’articolo 2946 del codice civile).
Tari: come chiedere il rimborso?
Qualora, effettuando controlli sui pagamenti dell’ultimo decennio, ci si rendesse conto di aver versato anche l’Iva, è necessario presentare istanza di rimborso al proprio Comune. Per ricevere il rimborso bisogna allegare le ricevute che attestano di aver pagato, oltre al tributo anche l’Iva.