Rinasce la spiaggia di Fregene: l’arenile verrà ricostruito dopo il ciclone Poppea del 2023

Fregene sud, il litorale 'mangiato' dal ciclone Poppea dell'agosto 2023

Il ciclone Poppea dell’agosto 2023 che ha devastato gran parte del litorale laziale sia a nord che a sud di Roma ha lasciato segni profondi anche a Fregene, e in particolare a Fregene sud. Ma ora il municipio di Fiumicino inizia una – si spera – rapida opera di recupero e ripristino dell’arenile. L’intervento verrà effettuato con circa 470mila € di soldi pubblici in arrivo dalla Regione Lazio. Il progetto è stato approvato grazie al via libera della giunta comunale, formalizzato con la deliberazione n. 87 dello scorso 31 maggio.

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Recupero in vista per 700 metri di spiaggia di Fregene sud

Tecnicamente, tali lavori prendono il nome di “Ripristino dell’arenile attraverso il ripascimento sul litorale di Fiumicino in località Fregene sud. I lavori prevedono in particolare il recupero integrale di circa 700 metri di spiaggia che sono stati ‘mangiati‘ dalla fortissima mareggiata.

Poppea 2023, ma non solo: cosa fare?

Da lungo tempo si discute, in ambito scientifico e politico, sui fenomeni del dissesto idrogeologico come l’erosione costiera. Un fenomeno che, anche in Italia, ormai si manifestano con eventi impetuosi e rapidi, ad andamento catastrofico. Sempre più frequenti e sempre più devastanti. Richiamando l’attenzione e la preoccupazione di istituzioni, politici, scienziati, tecnici e cittadini. Il dissesto idrogeologico è un potente modificatore del paesaggio.

Nella loro virulenta forma presente, fenomeni come le frane, le inondazioni e l’erosione costiera sono stati definiti come “malattia della civilizzazione”. Perché è la stessa evoluzione umana ad avere accelerato il lento decorso dei fenomeni naturali in maniera travolgente e preoccupante.

Va comunque sottolineato che tali fenomeni sono antichi come la Terra, anche se in molti casi l’uomo, nel corso del tempo, ha trasformato il territorio. Rendendolo molto più vulnerabile al verificarsi di eventi naturali distruttivi.

In tale contesto va subito premesso che, prima di progettare e realizzare interventi riparativi o ricostruttivi, occorre eseguire un’analisi approfondita del territorio ai fini della previsione, prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico. Analisi che tenga conto della biodiversità, della geodiversità e dei processi naturali in continua evoluzione, prevedendo anche gli effetti sul paesaggio conseguenti alle stesse opere che si intendono eseguire.