‘Risorse per Roma’ mette le mani sui giardini delle scuole del IX Municipio: 1,4 milioni all’anno senza bando
“Risorse per Roma“, la municipalizzata del Comune di Roma, ha ottenuto un nuovo e importante cantiere–incarico pubblico. La manutenzione dei giardini delle scuole del IX Municipio per un valore annuo di poco meno di 1,4 milioni di euro. Il contratto della durata iniziale di 12 mesi è stato affidato senza gara d’appalto. Ma grazie ad un affidamento diretto nei confronti dell’azienda pubblica guidata, da qualche mese a questa parte, da Paolo Orneli, l’ex assessore della Giunta regionale Zingaretti bis.
‘Risorse per Roma’ si ‘accaparra’ i giardini delle scuole del IX Municipio
La Giunta municipale guidata dalla mini-sindaco Titti di Salvo ha stabilito difatti con la deliberazione di Giunta n. 4 del 21 gennaio scorso di “affidare in house il servizio di manutenzione del verde orizzontale”. “Fino ad oggi – spiega la Giunta tra le carte – la manutenzione del verde di pertinenza degli edifici scolastici ed extrascolastici è stata gestita mediante affidamento a terzi (appalto). Grazie a contratti di lavori e servizi (sottoscritti, ndr) ai sensi del codice dei contratti pubblici. Garantendo 3 sfalci/anno non sufficienti ad assicurare il decoro interno agli edifici scolastici (…) ma con la Deliberazione della Giunta capitolina n. 431 del 21 dicembre 2023 è stato sottoscritto il (nuovo, ndr) Contratto di Servizio Scolastico Integrato tra Roma Capitale e Risorse per Roma“.
Dal IX Municipio 1,4 milioni di euro per Risorse per Roma
Questa scelta si inserisce in una strategia più ampia del Campidoglio che punta a trasformare “Risorse per Roma” in un operatore sempre più centrale per la gestione di cantieri e servizi pubblici, sottraendo tali attività al mercato tradizionale. Tra i settori nel mirino, oltre alla manutenzione del verde pubblico, figurano di sicuro anche la rigenerazione urbana e la gestione di infrastrutture stradali capitoline, come anticipato alcuni mesi fa dal sindaco Gualtieri.
Appena pochi giorni fa del resto il Campidoglio ha incaricato sempre Risorse per Roma di occuparsi anche della rigenerazione urbana di un vecchio edificio scolastico di viale Manzoni. Un immobile che verrà trasformato in un moderno Urban Center, al costo di circa un milione di euro pubblici.
Risorse per Roma come Astral?
La direzione intrapresa dal sindaco Gualtieri e dalla sua amministrazione sembrerebbe seguire, per Risorse per Roma, un modello di ‘espansione’ simile a quello adottato negli ultimi mesi dalla Regione Lazio con Astral. Un’altra partecipata che ha ampliato il proprio raggio d’azione. Originariamente nata per occuparsi esclusivamente di strade, Astral oggi gestisce anche la costruzione di stazioni ferroviarie e di rimesse ferroviarie. La realizzazione di parcheggi interrati e fuori terra. La costruzione del nuovo GRAB–Grande Raccordo Anulare delle bici di Roma. Il completamento delle opere di urbanizzazione idrica per le grandi lottizzazioni incompiute di Roma e del Lazio, etc. Analogamente, “Risorse per Roma” sembra essere sul punto di ‘mettere le mani’ nei settori più redditizi della cantieristica e dei servizi pubblici capitolini, rispetto a quelli esclusivamente burocratici di cui si è occupata finora.
Con Risorse per Roma giardini più curati nelle scuole del IX?
Il contratto tra IX Municipio e Risorse per Roma, dal punto di vista tecnico, riguarda la manutenzione del verde orizzontale nelle scuole del IX Municipio, una responsabilità che fino ad ora era gestita tramite appalti esterni. La somma prevista, poco inferiore a 1,4 milioni di euro annui, coprirà un servizio che include il mantenimento del decoro nei giardini scolastici. Il contratto potrebbe essere prorogato oltre i 12 mesi iniziali, lasciando intravedere una gestione sempre più stabile da parte di “Risorse per Roma“.
Le implicazioni per il libero mercato di Roma e del Lazio
Questa mossa solleva interrogativi sulla concorrenza e sul futuro delle imprese private che tradizionalmente operano nel settore. Se da un lato l’affidamento diretto a società in house garantisce un controllo pubblico più stretto, dall’altro rischia di ridurre lo spazio per i competitor e di limitare la trasparenza nei processi di assegnazione.
