Rispunta l’autocertificazione. Ecco qual è ‘quella buona’

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Pina, stavolta è quello buono. Chi ha qualche annetto sulle spalle, non può non ricordarsi il celebre sketch di Paolo Villaggio. Immortalato dal suo personaggio più famoso, il ragionier Fantozzi. Che anziano e pensionato, passava le mattinate a curarsi malattie immaginarie. Compresi continui e improbabili sintomi d’infarto. Ecco, in epoca di coronavirus in Italia il tormentone e’ invece rappresentato dall’autocertificazione. Che già ci aveva angosciato in primavera, e che adesso ritorna. Almeno nelle Regioni a più alto rischio, quelle in fascia rossa o arancione. Quindi mano alle stampanti, e il consiglio se si deve uscire di casa per uno dei motivi contemplati dal DPCM è di portarne sempre con se’ una copia già firmata. Quella ‘buona’ è ancora la versione collegata al decreto del 24 ottobre.  Anche se il Ministero dell’Interno assicura che i controlli in questa fase verranno eseguiti esclusivamente a campione. Ma è comunque meglio non rischiare, e ripassare insieme come funzionano le regole. Che possono piacere o meno, ma che siamo tutti tenuti a rispettare. Per non violare la legge, e non incorrere in situazioni spiacevoli.

Coprifuoco nel Lazio: ecco l’autocertificazione per chi si sposta dopo mezzanotte

Autocertificazione sempre obbligatoria nelle Regioni ‘rosse’ e ‘arancioni’. In quelle ‘verdi’ dopo le 22

Chi abita nelle zone a maggior rischio, quelle in fascia rossa o arancione, non si potrà recare da una Regione all’altra. E nemmeno abbandonare il proprio comune di residenza. Se non per comprovate ragioni di urgenza, legate alla salute, alla famiglia e al lavoro. Così sarà in Lombardia, Piemonte , Calabria e Valle D’Aosta. Ma anche nelle ‘arancioni’ Puglia e Sicilia. Unica differenza in quest’ultimo caso, le materne elementari e medie resteranno per ora aperte. E dunque si potrà uscire per accompagnare e riprendere i bambini da scuola. In ogni caso, l’autocertificazione dovrà essere sempre portata con se’. Compilata è firmata, con l’indicazione del motivo specifico che ci ha spinto ad uscire di casa. Che deve essere ricompreso tra quelli contemplati dalla legge. Chi invece vive nelle rimanenti Regioni in ‘fascia verde’, può circolare liberamente durante la giornata. Anche se l’invito è comunque ad evitare spostamenti inutili. Ricordiamo che bar, pub e ristoranti in questi casi chiudono alle 18 (sempre chiusi tranne l’asporto invece per le aree più a rischio) e che rimangono chiusi anche cinema, teatri, mostre , musei, piscine e palestre. Mentre è sempre possibile l’attività sportiva all’aria aperta. La didattica a distanza per le superiori passa al 100% e i centri commerciali abbasseranno le saracinesche nei weekend.

In ogni caso, il coprifuoco scatta per tutti alle 22, e da questo orario in poi l’autocertificazione diventa obbligatoria anche in ‘fascia verde’. Queste le regole più importanti, almeno fino al 3 dicembre. Per non farci trovare impreparati. E per non aggiungere al problema del virus anche quello della burocrazia.

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