Rivoluzione Rai, domani 12 nomine nel CdA, tra equilibri politici e nuove direzioni

Cavallo Sede Rai

curricula sono giunti e la scena è pronta per una seduta del Cda che promette di scuotere l’organizzazione della Rai. Domani l’ad Giampaolo Rossi presenterà le proposte per ben 12 nomine, interessando quattro testate e otto direzioni. La sfida è lanciata tra alleanze e rivalità: si vedranno scelte strategiche, con Paolo Petrecca che lascia RaiNews24, dopo tre anni turbolenti, segnati da tensioni interne che hanno portato all’opposizione dell’80% della redazione. Ora è candidato per Rai Sport (con il supporto di Fratelli d’Italia), mentre a RaiNews24 punta Federico Zurzolo (in quota Forza Italia).

Per il Tgr si intende nominare Roberto Pacchetti (con l’appoggio della Lega), e per il Tg3 la proposta cade su Pierluca Terzulli, in quota Pd-5Stelle-Avs.

La “scacchiera” e le nuove direzioni

Le nomine non finiscono qui. Otto ulteriori direzioni sono all’ordine del giorno, con proposte che spaziano dalla direzione del Coordinamento Generi – affidata a Stefano Coletta – all’Intrattenimento di Prime Time, con Williams Di Liberatore chiamato a sostituire Marcello Ciannamea. Al posto di Silvia Calandrelli spicca Fabrizio Zappi per guidare la direzione Cultura ed Educational, mentre Maurizio Imbriale prenderà le redini della Distribuzione sostituendo Coletta. In un ulteriore cambio, Luigi Del Plavignano è la scelta per Rai Documentari, mentre il ruolo di direzione per i Contenuti Digitali e Transmediali vedrà il ritorno di Marcello Ciannamea in sostituzione di Imbriale.

Infine Roberto Genovesi è proposto per la direzione di Rai Kids, in sostituzione di Luca Milano, che si congeda in pensione, mentre Maria Rita Grieco è in corsa per la direzione dell’Offerta Estero Rai, succedendo a Fabrizio Ferragni, anche lui andato in pensione. Il voto del Cda si configura come obbligatorio e vincolante per le testate, mentre per le direzioni resta obbligatorio ma non vincolante.

Momento chiave per il futuro dei media

Le nomine Rai rappresentano non solo una riorganizzazione interna ma anche una vera e propria scommessa sul futuro della Rai. In un clima di crescenti pressioni politiche ed economiche, le scelte che verranno approvate domani definiranno la direzione strategica dell’emittente pubblica più importante del paese, evidenziando come ogni appoggio politico, da Fratelli d’Italia a Forza Italia, da Lega ai Dem, si intrecci con le ambizioni organizzative e la necessità di rinnovamento.

Le sedute del Cda saranno dunque l’occasione per consolidare alleanze e, al contempo, per delineare una nuova rotta che potrebbe fare da volano per un rinnovato impegno verso l’informazione e la cultura, in un momento in cui il panorama mediatico italiano è più che mai in fermento.