Rogo di Ciampino, sette Comuni dei Castelli a rischio inquinamento
Dopo l’incendio che ha colpito sabato l’impianto di trattamento dei rifiuti di Ciampino, vicino Roma, i valori della qualità dell’aria continuano ad essere oltre i limiti, in particolare per la presenza di diossina e di benzopirene: il primo salito da 37 a 42, mentre il secondo sceso da 94 a 11 volte oltre i limiti, all’interno dell’impianto.
Fascicolo in Procura
Intanto, la procura di Velletri ha aperto un fascicolo di inchiesta contro ignoti. Delegati ad indagare, coordinati dal sostituto procuratore Giuseppe Travaglini, sono gli agenti della polizia locale di Ciampino, la tenenza dei carabinieri di Ciampino e i carabinieri del Noe di Roma. Fin da subito sono scattati i primi sequestri di tutto ciò che poteva essere messo sotto sigilli: una parte dell’area non interessata dal rogo, la direzione e gli uffici amministrativi oltre ad una voluminosa serie di documentazione relativa alla gestione dell’impianto e, soprattutto, alla messa in sicurezza dello stesso.
Inquinanti oltre i limiti
Per quanto riguarda gli inquinanti, Arpa Lazio ha installato due campionatori ad alto volume, strumenti necessari per verificare l’eventuale presenza in aria di sostanze inquinanti come idrocarburi policiclici aromatici, Pcb e diossine.
Cabina di regia in Regione
Proprio sulle conseguenze dell’incendio, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha convocato presso la sede della giunta regionale, una cabina di regia, su richiesta della conferenza dei sindaci della Asl Roma 6. Non esistono “zone rosse. La qualità dell’aria è in costante monitoraggio da parte dei tecnici dell’Arpa. La prudenza è il faro che deve guidarci, con attenzione, ma senza allarmismi”, ha dichiarato Rocca. Per questo, sulla base dei dati ora disponibili, rimangono le raccomandazioni diffuse dalla Asl Roma 6 per Ciampino e i comuni interessati dell’area: laddove sia visibile il fumo e l’odore dovesse essere intenso, è necessario: tenere chiuse porte e finestre; limitare gli spostamenti; lavare con accuratezza frutta e verdura di produzione propria; limitare l’utilizzo di impianti di climatizzazione e di trattamento dell’aria in genere, prevedendo, in seguito, accurata pulizia dei filtri.
Sette Comuni dei Castelli a rischio
In particolare, le misure per tutelare la salute dei cittadini riguardano: Ciampino, Marino, Albano, Grottaferrata, Castel Gandolfo, Ariccia, Lanuvio, Frascati. Nessuna raccomandazione, invece, per Roma Capitale. Per i Comuni vicini a Ciampino che fanno parte dell’area Asl Roma 6 “serve prudenza che per noi è un faro, dunque tenere chiuse porte e finestre, limitare uso dei climatizzatori pulendo i filtri, pulire bene frutta e verdure e limitare gli spostamenti”, ha spiegato il presidente Rocca, sottolineando che non c’è mai stato “un diniego” per la vendita di alimenti. “Rimane la richiesta di accuratezza dei lavaggi di frutta e verdura, altrimenti sarebbe stata emanata un’ordinanza che sarebbe andata in una direzione differente. Il nostro dovere e quello di fare di tutto per proteggere la salute delle nostre comunità. Questa è la linea guida”. Le indicazioni della Asl saranno comunque rimodulate sulla base dei dati forniti dalle autorità competenti.
Rogo domato dopo cinque giorni
I vigili del fuoco di Roma, questa notte, hanno completato le operazioni di spegnimento della discarica dei rifiuti in via Enzo Ferrari a Ciampino. Il rogo si è sviluppato sabato mattina e dopo un primo intervento per domare le fiamme, è cominciata una lunga fase di smassamento dei rifiuti per spegnere anche le braci. L’operazione è durata 5 giorni. Questa mattina è prevista in comune a Ciampino, una conferenza stampa indetta dalla sindaca Emanuela Colella.