Roma, 150 mila euro per la bonifica e 10 milioni di investimento per il Parco di Centocelle. Gualtieri: ‘Sarà il Central Park della Capitale’
“Diventerà il Central Park della Capitale”. Roberto Gualtieri, dopo essersi quasi dimenticato dell’esistenza del Parco di Centocelle per due anni, adesso – a due mesi e e mezzo dall’inizio del Giubileo – cerca di spingere sull’acceleratore.
Stamattina sono partite le operazioni di rimozione dei rifiuti nelle zone colpite dall’incendio del 9 luglio 2022, dove si trovavano gli autodemolitori. Sicuramente un passo significativo verso il ripristino e la valorizzazione del parco, che arriva comunque in ritardo rispetto alle richieste dei cittadini. Si prevede che le operazioni di rimozione dureranno circa 20 giorni e che saranno eliminate oltre 200 tonnellate di rifiuti, per un costo complessivo pari a circa 150 mila euro.
Soldi che il Comune di Roma anticiperà, ma che si farà ridare dai privati. “Procederemo in danno – ha affermato infatti il sindaco Roberto Gualtieri – abbiamo deciso una linea dura di tolleranza zero a fronte di privati che avevano avuto due anni per ripristinare i luoghi. Faremo pagare ai proprietari gli interventi per un importo complessivo di circa 150 mila euro e dopo la bonifica procederemo con gli espropri o con l’acquisto delle particelle private”.
Il devastante incendio del 2022
Il parco fu devastato da un incendio di vasta portata il 9 luglio 2022, che rese urgente la questione del ri-posizionamento degli autodemolitori presenti. Problema affrontato più volte e sempre a un passo dalla soluzione, mai trovata del tutto. Ora il progetto di riqualificazione del parco prevede un investimento complessivo supera i 10 milioni di euro.
Parte del parco tornerà ai cittadini
Il sindaco, come a ogni occasione, ha fatto una diretta su Facebook per spiegare cosa sta accadendo. “Abbiamo formalizzato l’esproprio dell’area della ex stazione Agip in Via Casilina, all’interno del Parco archeologico di Centocelle, oggi in disuso e degradata, che, come Roma Capitale, abbiamo acquisito e che diverrà presto sede di un Ecomuseo urbano e fulcro del Parco. La ristrutturazione del fabbricato rispetterà il bellissimo progetto originale dell’architetto Mario Bacciocchi, che lo realizzò negli anni ’50. L’accesso da questo ampio foyer porterà all’infopoint, agli spazi espositivi e a quelli ricreativi. Il progetto è inserito in uno più ampio che riguarda l’intero Parco, e che prevede una valorizzazione complessiva di questo polmone verde a Est di Roma, di circa 126 ettari, che ospiterà alcuni grandi eventi del prossimo Giubileo”, ha annunciato soddisfatto il Primo Cittadino, descrivendo il “momento storico” per la città.
Non solo pulizia
Il cronoprogramma prevede anche la piantumazione di nuove alberature e la creazione di un’area ludica per bambini, un intervento che dovrebbe migliorare la fruibilità del parco da parte della comunità locale. Tuttavia, si tratta solo di un primo passo nell’ambizioso progetto di riqualificazione che punta a trasformare il parco in uno spazio multifunzionale con aree sportive e ricreative.
Gli ostacoli ancora irrisolti: il nodo degli autodemolitori
Ma quanto illustrato in pompa magna non è la soluzione di tutti i problemi. Quello che ostacola la completa riqualificazione del parco è infatti la presenza degli autodemolitori che operano nelle vicinanze. Un problema storico che impedisce di fatto la creazione del grande polmone verde promesso. Sebbene fosse stata avanzata una proposta di delocalizzazione degli autodemolitori a Ciampino, l’iniziativa ha incontrato forti resistenze da parte della comunità locale e, al momento, non sono state proposte soluzioni concrete.
La presenza continua degli automodemolitori in un’area soggetta a vincoli archeologici e paesaggistici rappresenta un grave ostacolo per il completamento del progetto. La difficoltà nel trasferirli rischia quindi di compromettere l’intero piano.
Le preoccupazioni dei cittadini e un futuro incerto
Sebbene i lavori in corso possano dare l’impressione di progressi tangibili, molti cittadini esprimono dubbi e preoccupazioni. L’aspettativa di avere un parco totalmente accessibile e riqualificato rimane, per ora, insoddisfatta. La questione degli autodemolitori, irrisolta da anni, aumenta l’incertezza sulla possibilità di realizzare una vera trasformazione dell’area.
Le promesse di trasformare il Parco di Centocelle in uno spazio verde per la comunità e per i visitatori continuano a sembrare lontane dalla realtà, e il rischio è che anche dopo il Giubileo – pulizia di un’area a parte – la zona possa rimanere incompleta, lasciando i residenti con la sensazione di aspettative non soddisfatte.