Roma, 150mila auto abbandonate in strada: verranno rimosse (forse) grazie alla legge bipartisan

A Roma ci sono oltre 234.000 automobili sottoposte a fermo amministrativo. Di queste, circa 150.000 giacciono abbandonate per le strade della Capitale, in stato di completo degrado. Veicoli senza più padroni né prospettive, diventati ormai carcasse arrugginite che occupano parcheggi e alimentano il senso di abbandono in molti quartieri. Solo una piccola parte – circa 70.000 – potrebbe essere recuperata dai legittimi proprietari, ma la grande maggioranza è destinata a rimanere dov’è, fino a dissolversi lentamente nell’asfalto cittadino.
Le strade della città eterna si sono così trasformate in veri e propri cimiteri d’auto a cielo aperto, dove la burocrazia rallenta ogni intervento e dove ogni mezzo dimenticato rappresenta un potenziale rischio per la sicurezza, oltre che un ostacolo per la viabilità e la qualità della vita.

Dati impressionanti e casi simbolici
A fotografare la situazione è stato l’Automobile Club d’Italia (ACI), che in un report aggiornato al marzo scorso ha mappato lo scenario drammatico nella Città metropolitana di Roma. Dai dati emergono storie quasi surreali: la vettura col fermo più longevo risale al 1984, ancora parcheggiata da qualche parte tra i marciapiedi romani. Ci sono poi auto del 1990, anno dei Mondiali in Italia, e decine ferme dalla fine degli anni ’90.
Numeri alla mano, l’81% di questi veicoli non raggiunge nemmeno la classe Euro 4, il che significa che – anche se recuperati – non potrebbero più circolare in gran parte della città. Molti sono ormai irrecuperabili: gomme sgonfie, carrozzerie scrostate, interni ridotti a discariche. Un totale di 151.849 mezzi è considerato abbandonato in via definitiva.
Un parcheggio sottratto ogni cinque metri
L’impatto sulla città è enorme. Le auto abbandonate occupano spazi preziosi: si stima che potrebbero liberare circa 100.000 posti auto se fossero rimosse. Una prospettiva allettante, soprattutto in una metropoli in cui la ricerca di un parcheggio è diventata una vera e propria impresa quotidiana.
I quartieri più colpiti sono quelli ad alta densità residenziale, ma non mancano casi simbolici in ogni angolo della città: dal centro storico alla periferia, le auto dimenticate costellano il paesaggio urbano. Alcune sono diventate punti di riferimento per i residenti, altre vere e proprie curiosità sui social network, come la celebre Renault rossa alla Balduina, sul cui cofano ogni primavera fioriscono margherite.
La svolta (possibile) della legge bipartisan
Una soluzione concreta potrebbe finalmente arrivare grazie a una nuova legge bipartisan, sostenuta da una parte dal Pd, dall’altra da FdI. La norma punta a sbloccare la rimozione dei veicoli sottoposti a fermo amministrativo, semplificando le procedure e destinando nuove risorse ai Comuni per affrontare l’emergenza.
Il provvedimento, sostenuto trasversalmente da forze politiche opposte, rappresenta un primo passo importante. Il prossimo obiettivo è far sì che il Senato lo trasformi in legge definitiva. Se ciò avverrà, i Comuni – Roma in primis – potranno contare su strumenti più rapidi per la rottamazione e la rimozione delle vetture.
Un intervento atteso da anni e che, se attuato, potrebbe cambiare il volto di molte strade, restituendo spazio pubblico ai cittadini e dando un duro colpo al degrado urbano. La sfida, ora, è passare dalle parole ai fatti. E, per una volta, farlo in fretta.