Roma, 15enne molestata sessualmente sul bus: i carabinieri accompagnano la giovane a scuola ogni giorno fino all’arresto dello straniero

Carabinieri

“Vorrei ringraziare i carabinieri per la loro gentilezza e professionalità”. Inizia così il messaggio di una mamma, C.L., che ora, a distanza di 6 giorni dall’accaduto, tira un sospiro di sollievo. Sua figlia, di 15 anni, è stata molestata sessualmente da un uomo, uno straniero, a bordo del bus che la ragazza prende ogni giorno per andare a scuola.

E il terrore di rivivere la stessa esperienza è stato sconfitto grazie ai militari dell’arma, che, raccolta la denuncia della ragazza, hanno deciso di salire sul bus ogni mattina insieme a lei, in borghese, e percorrere lo stesso tragitto, per cercare di individuare l’autore delle molestie.

I ringraziamenti della mamma

“Sono C. L., abito a Roma nel quartiere di Casalotti“, scrive la madre della ragazza molestata, che vuole rendere pubblica la vicenda e, ancor di più, il lavoro dei militari. “Sono madre di una ragazza di 15 anni che il 28 novembre è stata vittima di molestie sessuali da parte di un cittadino straniero a bordo di un bus dell’Atac linea 905, mezzo col quale quotidianamente mia figlia raggiunge la scuola”.

“Dal momento in cui abbiamo denunciato quanto accaduto ai Carabinieri della stazione di Roma Casalotti, nelle ore successive al fatto”, racconta la donna, “siamo rimasti sorpresi dai modi gentili e dalla professionalità dei militari. Volevo ringraziare soprattutto i carabinieri Bianca, Enrico e Lorenza per aver fatto sentire al sicuro mia figlia e tutta la famiglia”.

L’arresto

La mamma racconta cosa hanno fatto le forze dell’ordine. “Ringrazio i carabinieri per aver identificato e catturato (come promesso), l’autore della violenza, attraverso un riconoscimento sul posto, il 2 dicembre”. Ma non solo. I militari, prosegue la donna, meritano la sua riconoscenza per aver accompagnato la ragazza “facendola sentire al sicuro in ogni istante nei giorni successivi all’accaduto, fino al giorno dell’arresto. Grazie a tutti coloro che hanno seguito mia figlia in tutto il percorso e alla caserma dei carabinieri della stazione di Roma Casalotti per la vicinanza e per l’empatia trasmessa. Firmato una mamma come tante altre…”