Roma, 4 maxi parcheggi per fermare l’invasione dei 130mila bus turistici l’anno. Dove/quando

Roma, un bus turistico davanti al Colosseo
Contenuti dell'articolo

Roma, 4 maxi parcheggi per fermare l’invasione dei 130mila bus turistici l’anno, sorgeranno prima dell’avvio del Giubileo in 4 zone della città: Ponte Mammolo, Anagnina, Laurentina e Aurelia. La Capitale del turismo mondiale, è sempre più alle prese con un problema che rischia di soffocare il suo delicato equilibrio urbano: l’invasione dei bus turistici. Un problema che forse però potrebbe essere affrontato e risolto, a patto che il Piano del Campidoglio venga attuato con le modalità e tempistiche preannunciate dall’Amministrazione. Con oltre 52mila ingressi registrati nei primi mesi del 2024 e una previsione di 130mila pullman entro la fine dell’anno, la città eterna si trova a fronteggiare una sfida complessa per la gestione del traffico e la tutela del suo centro storico.

Roma, 4 maxi parcheggi contro l’invasione di 130mila bus turistici l’anno

Questi imponenti mezzi, lunghi oltre 14 metri, rappresentano un ostacolo costante alla fluidità della circolazione, creando ingorghi e doppie file in zone nevralgiche della città. Tra le aree più colpite figurano via Claudia, vicinissima al Colosseo, la salita del Gianicolo e tratti del Lungotevere, dove la pressione dei pullman mette a dura prova non solo la viabilità, ma anche la qualità della vita dei residenti e dei visitatori. Con un numero crescente di mezzi che preme sulle strade, la gestione del flusso turistico sta diventando una priorità sempre più urgente.

Stop alla ‘invasione’ di Roma

Per affrontare questa situazione, il Comune di Roma ha già messo in campo alcune misure, a partire dall’aumento del 200% delle tariffe per i parcheggi nella zona semicentrale. Questo provvedimento mira a scoraggiare l’ingresso indiscriminato dei bus nelle aree più sensibili della città, creando un deterrente economico. Tuttavia, qualora tali disincentivi non fossero sufficienti, si potrebbero adottare ulteriori misure restrittive, come il ritiro della patente o l’applicazione delle ganasce per i veicoli che violano il codice della strada o i regolamenti comunali.

4 sottozone: A, B, C e D

Il piano comunale prevede una rigida suddivisione in tre zone di accesso per i pullman turistici: la zona A, la più esterna e meno costosa, la zona B, che circonda il centro e dove i costi sono sensibilmente più elevati, e la zona C, la più interna, in cui è vietato l’accesso ai pullman, con l’eccezione di 30 mezzi al giorno autorizzati a entrare. Il problema principale è proprio la zona B, che comprende aree come Prati, le mura gianicolensi e il Vaticano, troppo congestionate per sopportare l’attuale afflusso di veicoli.

I bus restino fuori Roma

L’amministrazione capitolina, consapevole della criticità della situazione, ha dunque elaborato una strategia a lungo termine, che prevede la realizzazione e il potenziamento di quattro grandi parcheggi di scambio situati nelle zone esterne della città. L’obiettivo è quello di incentivare i pullman a fermarsi fuori dal centro, offrendo agli autisti e ai passeggeri aree attrezzate con servizi confortevoli, come biglietterie, spazi di attesa e bagni.

Ponte Mammolo, Naganina, Laurentina e Aurelia

I quattro parcheggi interessati da questo piano sono Ponte Mammolo, Anagnina, Laurentina e Aurelia. Di questi, i primi tre sono già in fase di gara, mentre per il parcheggio di Aurelia è previsto un intervento da parte di FS Park, che si occuperà della gestione. Si tratta di un progetto ambizioso, che mira a ridurre drasticamente la presenza dei bus turistici nel cuore di Roma, garantendo al contempo una migliore gestione del traffico e una maggiore fruibilità degli spazi urbani.

Svolta cruciale prima del Giubileo

Questa iniziativa diventa ancora più cruciale in vista del Giubileo, evento che attirerà milioni di pellegrini e che potrebbe mettere ulteriormente sotto pressione le strade della capitale. Il rischio, infatti, è quello di vedere la città completamente paralizzata da centinaia di pullman, a discapito della sicurezza e della vivibilità. Con la creazione di questi nuovi parcheggi, l’amministrazione spera di prevenire tali scenari e di garantire un accesso più ordinato e regolato per i visitatori, mantenendo al contempo la città libera dal caos delle lamiere parcheggiate a ridosso dei monumenti.