Roma, 49enne massacrato di botte e abbandonato davanti all’ospedale: caccia agli aggressori
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Abbandonato in ospedale, in gravissime condizioni, con il volto tumefatto, con un dente in meno e i vestiti intrisi di sangue. Così è stato trovato un uomo di 49 anni, vittima di una brutale aggressione avvenuta la sera del 14 febbraio nella periferia est di Roma, nei pressi di Colli Monfortani, a pochi passi da Ponte di Nona.
Secondo il racconto fornito alla Polizia, il 49enne, un pluripregiudicato noto alle forze dell’ordine, sarebbe stato avvicinato da un’auto mentre si trovava davanti al bar “Da Sandro” in via Prenestina. Dalla vettura sarebbero scese due persone che, senza esitazione, lo aggredito alle spalle e lo hanno massacrato di botte, lasciandolo poi senza conoscenza. Ma il suo racconto non convince del tutto gli inquirenti, che sospettano possa conoscere i suoi aggressori.
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Un pestaggio spietato
Quando i medici del Policlinico Casilino lo hanno soccorso, hanno capito subito che non si trattava di un incidente. Il cranio fratturato, il setto nasale rotto, gli zigomi spezzati e un dente che è saltato sotto i colpi inferti raccontavano la ferocia di un vero e proprio tentato omicidio. Le sue condizioni erano così gravi che i sanitari hanno disposto il trasferimento d’urgenza al Policlinico Umberto I, dove è stato ricoverato con una prognosi di 45 giorni per la frattura della volta cranica, frattura naso-labiale con conseguente perdita di un incisivo.
Indagini in corso: si segue la pista del regolamento di conti
Sul caso sta lavorando la Squadra Mobile e il commissariato Casilino, sotto il coordinamento della Procura di Roma e della pm Stefania Stefanìa. Gli investigatori stanno cercando di risalire all’identità degli aggressori e di capire il movente di un’aggressione così brutale. Non si esclude che possa trattarsi di un regolamento di conti, legato a vicende pregresse del 49enne.
Nel frattempo, è caccia ai responsabili. Chi ha ridotto l’uomo in queste condizioni? E perché lo hanno lasciato agonizzante davanti a un ospedale? Domande a cui gli inquirenti stanno cercando di dare una risposta.