Roma, 8 carissimi container-mobili per il Giubileo: Gualtieri dà il via ai Centri di Ascolto per clochard e pellegrini, ecco dove

A sinistra, un classico container mobile, a destra il primo cittadino di Roma, Roberto Gualtieri, Commissario Straordinario per il Giubileo 2025
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Roma, in vista del Giubileo 2025 il sindaco Roberto Gualtieri punta a realizzare 8 ‘Centri di Ascolto’ per garantire sostegno psicologico, ascolto e supporto ai clochard e pellegrini che graviteranno nella Capitale. Un servizio che avrà un costo carissimo pari ad oltre 3,5 milioni di euro totali, quindi poco meno di 440mila euro per ciascuna postazione. Le 8 strutture non vanno confuse con le tecnostrutture preannunciate per ospitare senza tetto e toglierli dalla strada. I nuovi 8 ‘Centri di Ascolto’ psicologico sorgeranno: due alla stazione Termini, due alla stazione Tiburtina, due alla stazione Ostiense, due in prossimità in prossimità della Basilica di San Pietro.

Roma, per il Giubileo Gualtieri punta su 8 container faraonici

Oltre a queste prime sei postazioni mobili, saranno attive anche altre due unità di strada non meglio precisate e esclusivamente notturne. Il nuovo Piano è contenuto in una autorizzazione che porta la data di oggi, giovedì 29 agosto. Il Piano è stato predisposto e approvato dal Commissario Straordinario per il Giubileo 2025, vale a dire, per l’appunto, il sindaco Roberto Gualtieri. L’appalto verrà publicato il prossimo 20 dicembre e terminerà, in ogni caso, entro il 31 dicembre 2025.

Sono i Centri di Ascolto per clochard/pellegrini

8 presidi mobili – si legge nel documento che Il Nuovo 7 Colli ha potuto visionare – di ascolto, consulenza, orientamento. Oltre a n.2 unità di strada notturne rivolti a persone senza dimora in condizioni di estrema vulnerabilità e marginalità sociale e supporto ai pellegrini presenti sul territorio nel periodo giubilare“.

Un progetto per l’inclusione sociale? Inclusione sì, ma a senso unico

L’iniziativa, parte integrante di un piano più ampio per il Giubileo, punta a garantire l’accoglienza dei pellegrini. Ma anche il supporto a una delle fasce più deboli della popolazione: le persone senza dimora. In un periodo in cui l’attenzione mediatica sarà alta e l’affluenza nella città raggiungerà picchi storici, l’amministrazione comunale ha deciso di dare quindi evidentemente priorità alla coesione sociale. Cercando di ridurre il più possibile i conflitti e le tensioni che potrebbero sorgere.

E l’Inceneritore di Roma sud e i castelli Romani, Ardea e Pomezia?

In parole povere, lo stesso sindaco dem he da 2 anni a questa parte si rifiuta categoricamente anche solo di ricevere in Campidoglio per confrontarsi con i comitatiNo Inceneritore‘ di Roma sud, Castelli Romani, Ardea e Pomezia, evidentemente ha invece interesse ad aiutare e sostenere psicologicamente gli ‘ultimi’ della città di Roma e i pellegrini in arrivo nella città eterna. La domanda sorge spontanea. Comprensione e l’inclusione, attenzione al confronto e dialogo, per il sindaco Gualtieri, viaggiano sempre a senso unico? La comprensione e il confronto valgono sempre e per tutti, anche con chi non condivide le sue idee e progetti, specie se coinvolgono, come l’inceneritore, la salute di milioni cittadini per i prossimi 40 anni a venire?

Una gara aperta e trasparente per coinvolgere le eccellenze locali

Tornando al tema principale dell’articolo, La realizzazione del progetto degli 8 Centri di Ascolto è stata suddivisa in cinque lotti, ciascuno dei quali sarà assegnato tramite una gara pubblica. I criteri di aggiudicazione sono stati stabiliti puntando sulla qualità del servizio offerto, privilegiando il miglior rapporto qualità/prezzo.

Integrazione e coesione: le priorità dell’amministrazione Gualtieri

L’amministrazione Gualtieri ha posto una forte enfasi sull’integrazione sociale e sulla promozione delle pari opportunità. Tra i requisiti richiesti ai partecipanti alla gara, vi è l’impegno ad adottare misure di inclusione lavorativa, con l’obbligo di coinvolgere persone con disabilità, giovani e donne, in percentuali specifiche. Questo non solo assicura che il progetto abbia un impatto sociale positivo, ma promuove anche una cultura del lavoro inclusiva e rispettosa delle diversità.

Un classico container mobile