Roma, a Massimina arrivano i bus a chiamata (simili a taxi). Gualtieri: ‘Un servizio gratis per tutti’

Gualtieri e bus a chiamata Massimina

Bus simili a taxi. Ora a Roma, infatti, gli autobus sono anche a chiamata, con la sperimentazione che partirà nella zona di Massimina dal prossimo 4 settembre. Un servizio diverso e innovativo, che sarà gratuito e accessibile a tutti i cittadini, 7 giorni su 7 (incluso i festivi), dalle 5.30 alle 24. In questo modo, spiegano dal Comune, si riuscirà a coprire l’intera area e i bus a chiamata andranno a integrare le linee di trasporto pubblico esistenti, anche lì dove i mezzi di linea non circolano.

I romani, quindi, potranno richiedere le vetture, che saranno piccole e agili: potranno viaggiare 8 persone e saranno anche predisposte per il trasporto di una carrozzina, in caso di passeggeri a ridotta capacità motoria. 

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Ci si potrà spostare nel quartiere Massimina con i bus a chiamata

Dopo la fermata ‘a voce’ su alcuni autobus e con quei video che sono diventati virali sui social, ecco che nella Capitale arrivano i mezzi a chiamata. Con questo servizio i cittadini si potranno spostare nel quartiere, ma potranno anche richiedere un ‘passaggio’ da e verso la stazione dei treni Aurelia. Ma come fare? Bisognerà scaricare l’app ClicBus e registrarsi, poi direttamente dallo smartphone il cittadino potrà prenotare la corsa: dovrà indicare il punto di partenza, quello di destinazione e l’orario desiderato. Una sorta di taxi, ma gratis e per tutti.

Come prenotare

I bus a chiamata potranno essere prenotati tutti i giorni, dalle 5,30 alle 23,30, per spostamenti da fare non prima di 30 minuti dal momento della richiesta e comunque entro le 24 ore successive. I titolari di abbonamento Metrebus potranno accreditarsi con il codice già in loro possesso, ma la prenotazione si potrà effettuare anche tramite il call center al numero 3429508191. 

Dal Comune tutti esultano

E se da una parte il servizio ancora deve partire, dall’altra in Comune tutti esultano per quello che è un servizio “bus gratuito e accessibile a tutti“. “Basterà prenotare su app o per telefono, indicando punto di partenza e di arrivo, per ottenere il passaggio di una navetta dedicata. Partiamo mercoledì prossimo con l’obiettivo di allargarci a tante altre zone, moltiplicando le opportunità di trasporto pubblico e contribuendo a ridurre le distanze tra quartieri, a partire da quelli più a ridosso del Gra” – ha spiegato il Sindaco, Roberto Gualtieri.

Si tratta, almeno per il momento, di una sperimentazione, con la speranza che si allarghi anche ad altre zone di Roma. “Davvero una straordinaria notizia per i cittadini romani: si tratta di un servizio innovativo a beneficio, in particolare, di coloro che vivono in periferia dove c’è più necessità di implementare l’offerta di trasporto collettivo integrando il Tpl. Partiamo da Massimina, infatti, ma è una sperimentazione estendibile a tutti gli altri quartieri nella fascia a cavallo del Grande Raccordo Anulare. L’iniziativa rappresenta un altro pezzo importante del programma volto all’aumento della qualità e della quantità del trasporto pubblico in particolar modo nelle periferie” – ha commentato l’Assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè.

Entusiasmo difficile da contenere anche per il Presidente del Municipio XII Elio Tomassetti, che ha visto in questa iniziativa un “passo fondamentale per migliorare la qualità della vita dei residenti nella zona di Massimina”. Il nuovo servizio bus, ha spiegato, “rappresenta una risposta concreta alle esigenze di mobilità del quartiere, facilitando gli spostamenti quotidiani e contribuendo a superare le difficoltà legate alla distanza dai principali nodi di trasporto. L’implementazione di soluzioni innovative come questa è essenziale per rendere la nostra periferia più connessa ed inclusiva, e siamo fiduciosi che i cittadini apprezzeranno i benefici”.

E così gli autobus a chiamata, che sembrano quasi dei taxi, stanno per arrivare a Massimina. Regnerà il caos o tutto filerà liscio? Le buone intenzioni ci sono, ma chissà come sarà mettere in pratica tutto. Dalle parole, però, presto si passerà ai fatti. E capiremo come andrà, se sarà o meno un successo.