Roma, abbattimenti dei pini a Villa Pamphili: residenti sul piede di guerra, scatta la diffida, “Gli alberi sono sani”
Al via i tagli nella storica Villa Pamphili, ma la polemica non tarda ad arrivare. Lunedì 27 gennaio segna l’inizio di un’operazione controversa: 43 pini della Pineta Storica saranno abbattuti per far spazio a nuovi alberi. Il Comune di Roma giustifica l’intervento con gravi infestazioni parassitarie, ma i residenti e le associazioni ambientaliste non ci stanno: “Non è vero che tutti gli alberi sono malati, e i nuovi pini non restituiranno il fascino e l’ombra di quelli attuali”.
La battaglia però, adesso entra nel vivo. I residenti non ci stanno a vedere abbattuti gli storici pini e passano al contrattacco, presentando una diffida urgente al Comune di Roma per bloccare i tagli. L’obiettivo è salvare uno degli ultimi polmoni verdi della Capitale, minacciato, secondo i cittadini, da interventi decisi senza trasparenza e senza reali basi tecniche.
Tagli massicci per la Pineta Storica: una trasformazione discutibile
Villa Pamphili è al centro di un progetto di riqualificazione finanziato dal PNRR, che prevede non solo il restauro di strutture storiche e sentieri, ma anche importanti interventi sul verde pubblico. Tra questi, il taglio di 43 pini e 34 lecci, alcuni lungo il Viale del Casino del Bel Respiro e il monumento ai Caduti Francesi. In cambio, il Comune promette la piantumazione di 166 nuovi lecci e la sostituzione dei pini abbattuti.
Secondo il gruppo Amici di Villa Pamphilj però, l’intervento rappresenta una perdita irreparabile: “Gli abbattimenti decretano la fine della Pineta Storica. I nuovi alberi non garantiranno l’ombreggiatura e l’effetto scenico che conosciamo”.
Residenti contro il Comune: “Non dite che sono malati”
La giustificazione principale per i tagli è la presenza di parassiti come la Toumeyella parvicornis (nota come cocciniglia tartaruga) e il Tomicus destruens, che avrebbero danneggiato gravemente i pini. Ma i cittadini non si fidano. Maria Elena Carosella, del Comitato Tam, ha documentato con foto la condizione degli alberi: “Solo due pini sono secchi. Gli altri sono verdi e in salute. Abbiamo consultato esperti forestali e non ci sono tracce di Toumeyella”.
Le preoccupazioni non riguardano solo il paesaggio: i pini di Villa Pamphili svolgono un ruolo cruciale per la biodiversità e la qualità dell’aria. Secondo gli ambientalisti, l’abbattimento potrebbe danneggiare l’ecosistema della zona, mettendo a rischio insetti e uccelli che vivono grazie a questi alberi.
“Mancanza di manutenzione e visione”
Dietro questa situazione critica, gli attivisti vedono una cattiva gestione del verde pubblico. “Questi abbattimenti sono il risultato di scelte mai fatte: totale assenza di manutenzione, visione e progettazione delle aree verdi”, accusano. Non mancano le denunce per presunte irregolarità.
La diffida
E, proprio per tutelare la pineta, il legale e presidente del Comitato Tam Maria Francesca Curatola ieri ha presentato alla Stazione Carabinieri Monteverde Nuovo e al Dipartimento Tutela Ambiente di Roma Capitale un’istanza urgentissima di sospensione abbattimenti programmati. È stato segnato che i cittadini sono stati informati con solo tre giorni di preavviso e che manca la cartellonistica sul luogo del cantiere, come previsto dalla normativa.
Nonostante le rassicurazioni del Comune, il rischio è che Villa Pamphili cambi volto per sempre. Gli attivisti, anche attraverso la diffida, chiedono una sospensione immediata dei lavori per verificare la reale necessità degli abbattimenti e valutare soluzioni alternative. “Perdere la Pineta Storica significa perdere un pezzo di Roma”, concludono i residenti. La battaglia, però, è appena iniziata.