Roma, abusi sulla paziente: respinto il patteggiamento per il primario Richeldi

Luca Richeldi, ex primario del Gemelli

Nessun rito abbreviato e nessuno sconto della pena per Luca Richeldi, primario di pneumologia del Policlinico Gemelli di Roma, accusato di violenza sessuale ai danni di una paziente. Lo ha deciso il Gup motivando che la pena pattuita non era congrua ai fatti.

La decisione del Gup

Il gup di Roma ha respinto la nuova richiesta di patteggiamento avanzata dai difensori del professore Luca Richeldi, primario di pneumologia del Policlinico Gemelli di Roma, accusato di violenza sessuale ai danni di una paziente. La richiesta, avanzata dagli avvocati Carlo Bonzano e Ilaria Barsanti, era di 11 mesi e dieci giorni ma è stata ritenuta una pena non congrua dal giudice per il quale l’episodio non è di lieve entità. Per Richeldi scatta quindi la richiesta di rinvio a giudizio che sarà vagliata in una nuova udienza. In tribunale era presente anche la parte offesa, assistita dall’avvocata Giulia Guerrieri, che ha commentato: ‘’Bisogna denunciare sempre’’.

I legali di Richeldi

“Eravamo certi che – al netto del merito e senza alcuna ammissione di responsabilità – la soluzione del patteggiamento potesse rappresentare un epilogo utile a sollevare gli animi di tutte le parti coinvolte in questa vicenda, ivi compresi i rispettivi familiari’’ hanno commentato invece i difensori di Richeldi, i penalisti Carlo Bonzano e Ilaria Barsanti. ”A questo punto, affronteremo il giudizio con serenità e determinazione, fiduciosi che il fatto possa essere finalmente valutato nella sua obiettività”.

“Scelta che non condividiamo”

”Il provvedimento del Gup, che ovviamente rispettiamo, pur non condividendolo, ci ha imposto di chiedere l’astensione (che il Gup ha immediatamente sottoposto al Presidente del Tribunale, ndr) – aggiungono i penalisti – perché vi sono nella diffusa ordinanza di rigetto ampi ed espliciti riferimenti al merito, tali da rendere evidente che questo stesso giudice si sia ormai formato un convincimento e non possa, dunque, svolgere un vero filtro in fase di udienza preliminare”.